In Giro per musei (II): piccolo viaggio nel West

Strisce-di-frontiera post01

La squadra Bonelli in SalaBorsa con una mostra tra Tex Willer e i pittori di frontiera

 

Strisce-di-frontiera post01Cosa: mostra “Strisce di frontiera”
Chi:
Lucio Filippucci, Sergio Tisselli e Giovanni Romanini
Quando: dal 9 al 18 gennaio
Dove: Biblioteca Salaborsa, Bologna
Costo: gratuita
Info: www.bibliotecasalaborsa.it

Se dovesse capitarvi di fare un salto in centro – diciamo a Piazza del Nettuno – nei prossimi giorni, fermatevi per un quarto d’ora in Salaborsa. Il cortile interno della biblioteca ospiterà fino al 18 gennaio i disegni e le illustrazioni di Lucio FilippucciSergio Tisselli e Giovanni RomaniniArtisti di punta della scuderia Bonelli, …

La squadra Bonelli in SalaBorsa con una mostra tra Tex Willer e i pittori di frontiera

  

 

Strisce-di-frontiera list01

IN BREVE  Cosa: mostra “Strisce di frontiera”  Chi: Lucio Filippucci, Sergio Tisselli e Giovanni Romanini  Quando: dal 9 al 18 gennaio  Dove: Biblioteca Salaborsa  Costo: gratuita  Info: www.bibliotecasalaborsa.it

 

di Antonio Tirelli

 

Se dovesse capitarvi di fare un salto in centro – diciamo a Piazza del Nettuno – nei prossimi giorni, fermatevi per un quarto d’ora in Salaborsa. Il cortile interno della biblioteca ospiterà fino al 18 gennaio i disegni e le illustrazioni di Lucio Filippucci, Sergio Tisselli e Giovanni RomaniniArtisti di punta della scuderia Bonelli, tutti e tre di natali bolognesi, raccontano attraverso magistrali tavole d’inchiostri e acquerelli e oli il mito del Far West, spesso disegnandolo attorno alla figura del nostrano Tex Willer, altre volte utilizzando un approccio più squisitamente illustrativo e pittorico, quasi a voler ricordare certa tradizione derivante da pittori di frontiera come Frederick Remington.

Mi permetto di segnalarvi due motivi per cui vale la pena soffermare l’attenzione sulla mostra, intitolata Strisce di frontiera. Il primo motivo è un interessante paradosso. Tutte le opere esposte parlano di tempi e luoghi che quasi quasi fanno parte più dell’immaginario collettivo italiano che di quello statunitense. I tre artisti sono nati tutti negli anni ’50 e proprio a cavallo di quegli anni l’immaginazione popolare italiana si nutriva, oltre che degli albi a fumetti di Tex, dei western cinematografici e più in generale di suggestioni di vario genere che nella maggior parte dei casi portavano negli Stati Uniti, anche se non direttamente all’epoca dei nativi americani (ovviamente, l’evoluzione dei consumi culturali italiani e internazionali meriterebbe un’analisi ben più approfondita e altrettanto ovviamente non è questa la sede per condurla).

I centri nevralgici delle illustrazioni sono semplici: il mito del grande spazio da conquistare, la lotta per la vita della quale già Jack London aveva parlato, mescolata all’idea di eroi duri e puri di cui si pensava di aver così tanto bisogno dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le opere di Filippucci, Tisselli e Romanini sono state disegnate recentemente, ma è probabile che derivino, non per forza consapevolmente, dalle atmosfere che noi italiani abbiamo vissuto o solo preteso di sognare a partire dal secondo dopoguerra. Queste immagini, così lontane da noi…ci rappresentano. In una maniera “strana”, ma ci rappresentano.

E poi il secondo motivo: vi piacciano o no pistoleri, praterie sconfinate e cavalli al galoppo, i lavori dei tre sono davvero di impatto straordinario e fanno effetto sui profani della materia pittorica e illustrativa così come sugli appassionati più navigati. Raccontano ed evocano con raffinatezza e potenza e…insomma, sono proprio belli, ecco. E per chi volesse ulteriormente approfondire, gli autori parleranno del loro lavoro e saranno a disposizione del loro pubblico giovedì 17 gennaio alle 18.00 presso la Sala incontri della biblioteca.

In alto: illustrazione di Giovanni Romanini

10 gennaio 2013

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here