Il programma delle feste tra Arena del Sole, Itc San Lazzaro, Moline e Teatri di Vita

Omaggio ad Antonioni, Beckett e Pazienza nei palcoscenici della città

Quasi Niente, teatro a BOlogna dicembre

IN BREVE Cosa: il teatro a Bologna Quando: 5-21 dicembre 2018 Dove: Arena del Sole, Itc San Lazzaro, Teatro delle Moline, Teatri di Vita Immagine: da Quasi Niente, foto di Claudia Pajewski

Ultimi spettacoli di questa prima parte della stagione. Facciamo un rapido tour nelle zone più prossime della città metropolitana per scoprire gli appuntamenti di questo dicembre che apre le Feste natalizie. Danza, fumetto, cinema: tutti i linguaggi trovano spazio sulla ribalta e si incrociano col destino del sipario e delle quinte.
Si parte con l’Arena del Sole, dove dal 5 al 9 dicembre Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, vincitori del Premio Ubu per l’innovazione alla drammaturgia nel 2014, tornano con Quasi niente, nuova produzione liberamente ispirata a Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni. In scena tre donne e due uomini (accanto al duo: Monica Piseddu, Francesca Cuttica e Benno Steinegger) lavorano attorno alla figura di Giuliana, moglie e madre, interpretata nel film da una giovane Monica Vitti. Ci parlano non solo del disagio, della fragilità, delle crepe del reale, ma anche del “realismo capitalista” che ha soppresso ogni passato e ipotecato ogni futuro.
Ci spostiamo a San Lazzaro, all’Itc. Dal 13 al 15 dicembre spettacolo dedicato ad Andrea Pazienza, per una produzione della Compagnia dell’Argine. In scena Andrea Santonostaso, su un testo scritto da Christian Poli, che racconta tramite il disegno le storie di Penthotal, Zanardi e Pertini, con particolare attenzione a Gli ultimi giorni di Pompeo, vero testamento artistico dell’autore.
Il 20 e il 21 dicembre al Teatro delle Moline va in scena Pirandello, in uno dei suoi primi testi, La ragione degli altri, adattato e riscritto per raccontare la famiglia di oggi. Leonardo è due cose in una: marito e padre. Marito di una donna milionaria e Padre di una bimba avuta da una amante che non ama più. Il Marito-Padre mantiene separati i due mondi, le due case, le due famiglie, cercando di coprire il tutto con una coperta troppo corta. Ma le finzioni, si sa, non possono durare a lungo. Di fronte all’insensatezza di una duplicità senza soluzione, Leonardo si affanna a cercare una via d’uscita. Ma gli Altri cominciano a parlare e Leonardo è costretto a scegliere da che parte stare, ma solo dopo aver trovato un’amara risposta alla domanda che lo ossessiona, oggetto della sua inchiesta per il giornale: che cos’è la Famiglia?
Sempre il 21 dicembre, ma stavolta a Teatri di Vita, va in scena Beast without Beauty, nell’ambito del progetto delle residenze artistiche, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e il Mibac. Un focus in danza sulla bestialità dell’essere umano che rivela il peggio di se stesso in un luogo dove tutto è permesso, dove non c’è lo stato contrattuale e la legge a placare la bestia che vive nell’uomo senza bellezza. Accenti beckettiani, corpi che disegnano nonsense, umanità come risucchiata dal suo spirito vitale e in scena stremata ed esangue.