(s)nodi 2014, dove le musiche si incrociano

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Al Museo della Musica il martedì sera è un’immersione nelle musiche dal mondo

 

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Chi: Museo della musica
Cosa: rassegna “(s)nodi, dove le musiche si incrociano”
Quando: dal 22 luglio al 9 settembre 2014, ore 21
Dove: Museo della musica, Strada Maggiore 34 – Bologna
Costo: 8-10 euro, incluso ingresso al museo

di Redazione

 

Un “piccolo festival di musiche inconsuete”, così si descrive la quarta edizione di “(s)Nodi: dove le musiche si incrociano”, rassegna musicale…

Al Museo della Musica il martedì sera è un’immersione nelle musiche dal mondo

 

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IN BREVE  Chi: Museo della musica  Cosa: rassegna “(s)nodi, dove le musiche si incrociano”  Quando: dal 22 luglio al 9 settembre 2014, ore 21  Dove: Museo della musica, Strada Maggiore 34 – Bologna Costo: 8-10 euro, incluso ingresso al museo

 

di Redazione

 

Un “piccolo festival di musiche inconsuete”, così si descrive la quarta edizione di “(s)Nodi: dove le musiche si incrociano”, rassegna musicale che l’Istituzione Bologna Musei/Museo della Musica organizza per tutti i martedì estivi dal 22 luglio al 9 settembre. Otto concerti dedicati alle musiche del mondo, in un viaggio virtuale tra America, Africa, Medio Oriente ed Europa alla scoperta delle tradizioni legate all’uso e al suono degli strumenti, ma anche delle affascinanti analogie tra culture apparentemente molto lontane tra loro.

Per tutti i martedì della rassegna il Museo della Musica sarà aperto al pubblico dalle 16 alle 21. Il costo dei biglietti, che include anche l’ingresso al museo, va da € 10,00 a €  8,00 per i minori di 18 anni o per i possessori del biglietto di un concerto precedente. I biglietti sono acquistabili anche in prevendita presso il bookshop del Museo.

Dopo l’inaugurazione del 22 luglio, con la chitarra sarda preparata di Paolo Angeli, il calendario prosegue ogni martedì sera con un diverso appuntamento intessuto di multiformi sonorità, strumenti e atmosfere. Ecco il programma:

29 luglio // “CORdas”
Alessia Obino (voce), Dimitri Sillato (violino), Domenico Caliri (chitarre), Enrico Terragnoli (banjo, chitarre)
Voci stralunate, violino, banjo, chitarre acustiche ed elettriche danno una forte connotazione timbrica a questo quartetto che si muove in un vasto territorio  musicale: dal  Dixieland a Hoagy Carmichael, da Mingus a Duke Ellington fino a Kurt Weill, seguendo una rotta non lineare tra stili differenti fatti di melodie cantabili, influenze e citazioni del passato, in un “jazz di repertorio” che intreccia tradizione e ricerca artistica originale.

5 agosto // “Indes Galantes. Musiche d’altri tempi e luoghi”
Marco Ferrari (flauti arabo-persiani), Maria Luisa Baldassari (clavicembalo)
Tra anonime ballate trecentesche, monodie danzanti ungheresi, clavicembali barocchi e liuti orientali alla scoperta di quelle Indie che, nei secoli, hanno costruito una geografia immaginaria, favolosa fonte di ispirazione per musicisti di ogni genere e cultura.

12 agosto // “Les souffleurs de rêves”. 
Fabio Rinaudo (cornamusa  francese, flauto), Filippo Gambetta (organetto diatonico, mandolino), Claudio De Angeli (chitarra)
Un repertorio dedicato alla musica tradizionale del centro Francia e del Nord Italia: valzer e mazurke si alternano con il ritmo ipnotico di bourrèe e scottish, per uno spettacolo alla riscoperta delle comuni radici delle diverse tradizioni musicali.

19 agosto // “Maver Quartet. Tracce d’Africa”
Carlo Maver (bandoneon, flauti traversi), Stefano De Bonis (piano Fender), Roberto Rossi (batteria e percussioni), Achille Succi (clarinetto basso, sax contralto, flauti etnici)
Una ricerca delle tracce ritmiche che il continente nero ha regalato ai diversi generi musicali sudamericani. Un viaggio attraverso sonorità che spaziano dagli elementi neri del tango e del jazz, dal Medio Oriente al Mediterraneo e all’America Latina.

26 agosto // ore 18.30 Visita musicale itinerante nelle sale del museo
Ricordando il bicentenario della nascita di Adolphe Sax, un percorso sonoro dedicato all’invenzione del sassofono e degli strumenti a fiato che hanno ispirato la sua nascita: da Monteverdi alle moderne sonorità jazzistiche, passando per l’opera italiana dell’Ottocento con Rossini e i suoi contemporanei.
// ore 21.00 “Treemonisha Street Band”
Gaetano Santoro (sassofono tenore e baritono), Marco Vecchio (sassofono contralto e soprano), Roberto  Solimando (trombone, basso tuba), Michele Samory (tromba), Michele Pazzini (percussioni, batteria)
Un ensemble di strumenti a fiato e percussioni, che riprende la forma della classica marching band americana, esalta il ruolo chiave del sassofono nella musica bandistica dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri, proponendo, attraverso arrangiamenti originali, un omaggio alla musica improvvisata di provenienza afroamericana.

2 settembre // “Malicanti”
Elia Ciricillo  (voce, chitarra, tamburello, chitarra battente), Daniele Girasoli (voce, violino, armonica, flauto, tamburello), Enrico Noviello (voce, chitarra battente, tamburello, putipu), Valerio Rodelli (voce, organetto, fisarmonica, tamburello)
I Malicanti  suonano  e  cantano le musiche dei modi contadini, appresi in anni di convivenza e apprendistato con alcuni anziani cantatori e suonatori del territorio garganico e salentino. Il  repertorio  è  composto  da tarantelle intervallate da canti cosiddetti “alla stisa”, a tre o quattro voci eseguiti anche senza accompagnamento strumentale.

9 settembre // “CantoDiscanto”
Guido Sodo (chitarra classica e battente, oud, voce), Frida Forlani (voce), Paolo Caruso (darbouka, cajon, pandeiro, drums, berimbao), Ivan Valentini (sax soprano, sax alto), Roberto Bartoli (contrabbasso)
Tra suggestioni etnojazz e ricami d’autore, le sonorità dei CantoDiscanto racchiudono l’intera musica popolare del Mediterraneo, con epicentro Napoli, mescolata alle melodie di Capoverde, ad accenni caraibici e preziosa sostanza mediorientale e africana.

23 luglio 2014 

 

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