Biografilm 2016: le vite degli altri

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IN BREVE Cosa: Biografilm Festival 2016 Quando: 10 – 20 giugno 2016 Dove: Cinema Lumière, via Azzo Gardino, Bologna Immagine: The Black Sheep, di Antonio Martino Info: Programma completo sul sito Biografilm

La stagione del cinema a Bologna si è aperta ufficialmente il 10 giugno. Da questa data, che segna l’inizio del tour de force del Biografilm festival (10-20 giugno), prende l’avvio quella costellazione di proposte riguardanti il cinema centrate sul capoluogo felsineo. Dopo il Biografilm arriva infatti Il Cinema ritrovato e da lì a Sotto le stelle del cinema il passo è agevolmente breve.

Per ora occupiamoci del solo Biografilm festival. Giunto alla dodicesima edizione, anche quest’anno offre al pubblico di appassionati delle vite altrui, soprattutto in formato documentario e biopic (ma anche in pura fiction, come ci conferma la proiezione di pellicole quali Ma ma, di Julio Medem, e I, Daniel Blake, di Ken Loach), una scorpacciata di 89 pellicole, di cui ben 21 anteprime mondiali e 26 anteprime europee. E visto che il tema portante del Biografilm per questo 2016 è il rapporto con il digitale (si intitola proprio The brand new world l’edizione numero dodici), grande risalto è stato dato fin da subito al documentario di Werner Herzog, Lo and behold. Reveries of the connected world, direttamente da Sundance film festival 2016 (16 giugno, Cinema Jolly, ore 17). Con una scrittura compassata, sorniona, il grande maestro tedesco racconta dieci volti fra gli infiniti possibili con cui si propone il web e costruisce una mappa che, dal qui e oggi porta verso futuri possibili, quasi onirici.

 

BLACK SHEEP O DELL’ATEISMO

Le vere belle sorprese appartengono però ad altre sezioni, almeno a saggiare quanto offerto nei primi giorni del Biografilm. Per esempio alla sezione del concorso internazionale. Per esempio a Black sheep, del giovane filmaker Antonio Martino. Di produzione bolognese (BO Film e Claudia Mazzanti) per un regista oramai accasato sotto le due torri, Black sheep è la storia di Ausman, libico appartenente alla minoranza berbera degli Amazigh. Vissuto all’epoca del Libro verde di Gheddafi e conseguenti leggi restrittive, Ausman è emigrato prima negli Stati Uniti poi in Marocco per poter respirare un’aria meno oppressiva verso le libertà di opinione e di pensiero. Così, allo scoppiare della rivoluzione, ha deciso di tornare in patria per combattere, nella speranza di un cambiamento. Cosa che non è avvenuta.

Fin qui il film non racconta molto più di quanto ci si possa immaginare. Ausman è infatti un libico “occidentalizzato” nei costumi. Veste con magliette di gruppi metal, idolatra questo tipo di musica, va in palestra ecc. Tutto cambia quando Martino cala un carico da quaranta e muove la storia verso il suo vero fuoco. Ausman è infatti un arabo non musulmano. Detto meglio: non crede nella religione, né la sua né quella di nessun altro. È un ateo. La realtà di un non credente all’interno di una società in cui dettami religiosi si tramutano in dettami politici, dove l’estremismo soffoca ancor di più che sotto Gheddafi le libertà individuali diventa l’elemento drammatico di Black sheep. Ausman si interroga sull’importanza che ha per lui sentirsi un uomo libero rispetto al resistere contro tutto e contro tutti, pur di non abbandonare il proprio Paese. Il dilemma è restare o fuggire. Un dilemma aspro, dilaniante che non permette soluzioni intermedie.

Pur con qualche incertezza e lentezza di troppo Martino costruisce una storia che fa vedere una società come quella libica dal suo interno, mantenendo sempre una giusta distanza emotiva dall’oggetto narrato. E al netto di una ambiguità di segno politico che è intrinseca a quanto viene proposto.

Black sheep 13 giugno, Cinema Europa, ore 21.30; 19 giugno, Lumière-Sala Scorsese, ore 19

 

MUSICA, MUSICA, MUSICA

Sul versante delle biografie musicali Biografilm resta una certezza e non solo nella sezione “Biografilm music” dove spiccano due pellicole dedicate a due trombettisti di altissima caratura: l’italiano Enrico Rava e il maestro indiscusso Miles Davis. Ai due sono rispettivamente dedicati il documentario Enrico Rava. Note necessarie, diretto da Monica Affatato, e il biopic Miles ahead, dove Don Cheadle è attore principale, regista e cosceneggiatore insieme a Steven Baigelman. Detto in sintesi, il primo è una cavalcata attraverso la vita del musicista Rava e le influenze che lo hanno formato, mentre Miles ahead estrae una linea drammaturgica dalla vita di questo mostro sacro della “musica sociale”. La pellicola si muove dentro il lustro di silenzio che Davis attraversa fra il ’75 e l’80 del Novecento, ma con ampio uso di flashback che portano agli anni Sessanta, al rapporto del musicista con la seconda moglie e sua musa Frances Taylor (è lei ad apparire sulla copertina di “Some day my prince will come”, lp citatissimo nel film), finito dopo otto anni. È qui che il film tratteggia la biografia del musicista, facendovi confluire sforzo creativo, uso di droghe, tradimenti, psicosi, e mostra il suo spessore. È questo il vero centro sentimentale ed emotivo del film, con un Cheadle credibilissimo nelle vesti di Davis. La cornice di fine anni Settanta con accenti gangsteristici (furto di demo, sparatorie, risse) è invece solo un pretesto, una miccia, nulla di più.

Miles ahead, sabato 18 giugno, Cinema Arlecchino, ore 16

 

Piccola, splendida perla è il film dell’israeliano Ido Haar, Presenting Princess Shaw. Al fondo c’è l’idea della favola moderna dei quindici minuti di popolarità per tutti, ma immediata nella storia appare l’importanza del web e dei social. Haar infatti ricostruisce con ottima sensibilità narrativa la storia dell’incontro, prima virtuale e solo dopo reale, fra Samantha Montgomery, freestyler statunitense dotata di grandi capacità compositive, e Kutiman. Questo musicista e mashup artist israeliano crea video musicali catturando attraverso Youtube frammenti musicali di video postati da privati cittadini, a loro insaputa. Quando scopre la Montgomery alias Princess Shaw, le capacità compositive e la voce di questa trentottenne afroamericana con base a New Orleans, decide di lavorare sopra una sua canzone. Il risultato è far schizzare i follower da poche decine a oltre un milione. Il film racconta però anche altro al di là di un rimaneggiamento del tema di Cenerentola e del riscatto sociale. E non si tratta nemmeno del far riflettere sul come le qualità di ognuno possano incontrarsi su strade virtuali e arrivare a produrre bellezza. Di fatto Presenting Princess Shaw racconta come visioni del mondo, modi di vivere diametralmente opposti (lavorare in una casa di riposo per Montgomery, vivere in un kibbuz fuori Tel Aviv per Kutiman) coesistano nella rete e possano arrivare a interagire, pur vivendo agli antipodi. In sottotraccia Haar racconta altro ancora. Soprattutto la differente solitudine dei suoi protagonisti. Princess Shaw proviene da e vive una esistenza tragica quanto difficile, ha paura della solitudine e “posta” la sua “chiacchiera”, le sue canzoni su YouTube per avere un pubblico che si dimostri anche un compagno con cui parlare. Kutiman d’altra parte usa la solitudine e il silenzio per sondare questo stesso canale di video e per creare perfetti oggetti musicali. Logico che nel film la vita cambi, almeno parzialmente, per chi fra i due mostra un vissuto più fragile.

Presenting Princess Shaw, 14 giugno, Lumière-Sala Mastroianni, ore 19.30; 15 giugno, cinema Europa, ore 17.30

 

LA RIVOLUZIONE PORNOGRAFICA

Forse un tantino sopravvalutato, ma di sicuro interesse (anche perché non spinge l’acceleratore sulla pruderie che il tema produce automaticamente), è Porno e libertà. Il documentario di Carmine Amoroso, in uscita nelle sale il prossimo 25 giugno distribuito da I Wonder Pictures, non indaga infatti sulla pornografia intesa come industria del sesso. Torna invece indietro nel tempo, agli anni Settanta cioè al periodo in cui in Italia si produce la sua teorizzazione come forma eversiva, come forza scardinante verso una società restrittiva e manichea, verso un ipocrita perbenismo borghese. È il momento in cui si sfida il comune senso del pudore, si va contro Chiesa, politica e istituzioni in genere, anche usando la pornografia. Genere (?) elemento (?) pratica (?) che ha la capacità di fare da collante fra le varie anime di un periodo così immaginativo. Così in Porno e libertà, intellettuali, letterati, femministe, omosessuali e altri ancora si trovano a raccontare l’importanza della liberazione dei costumi in Italia, attraverso l’esplosione della pornografia pur da punti di partenza differenti. Una rivoluzione che toccherà il suo apice con Ilona Staller nelle aule del Parlamento. Amoroso raccoglie testimonianze video e vere chicche filmiche, come le poche immagini riguardanti Mario Mieli, uno dei fondatori del movimento omosessuale italiano, legato strettamente al marxismo rivoluzionario e teorizzatore di un transessualismo inteso come pluralità dell’Eros nell’uomo. Helena Velena afferma nel film che Mieli è il primo a proporre una teoria del genere, prima ancora che nasca il termine di “transessualità”. E tutto questo attraverso la rivoluzione della pornografia. Un’altra delle tante rivoluzioni che ci siamo giocate nel corso dei decenni.

Porno e libertà, 16 e 18 giugno, Lumière-Sala Scorsese, ore 00.00

 

Questo è solo un assaggio di quanto è passato e passerà nei prossimi giorni dentro la dodicesima edizione del Biografilm festival. Molte vite degli altri, sempre, a dimostrare come valga la pena raccontarle in ogni caso se si vuol leggere il nostro presente e declinarlo al futuro.

 

 

 

13 giugno 2016

Non di soli documentari vive il Biografilm festival. Strano, direte, ma vero. Infatti questo festival, che giunge alla dodicesima edizione dal 10 al 21 giugno prossimi venturi, ha un graditissimo sbocco nel verde e nella musica con gli eventi del Bioparco.

Biografilm e Bioparco sono strettamente contigui, visto che il primo si svolge prevalentemente nelle sale del cinema Lumière, mentre il secondo elegge annualmente la propria sede nell’attiguo parco del Cavaticcio con ingresso da via Don Minzoni dall’orario dell’aperitivo fino a tardi.

Come ogni anno, la proposta del Bioparco, sponsorizzata e voluta dal Biografilm festival) è nutrita e interessante, e si snoda dal Primo al 20 giugno. Se oltretutto siete popolo da concerti e non disdegnate la musica italiana di qualità (e quella straniera, ovvio), ci sono mille ragioni in più per frequentare gli eventi collocati nel parco. I concerti iniziano alle 21.15, ma l’apertura viene offerta (ore 19) dai dj set curati di volta in volta da Moreno Spirogi, Betty Boop, Radio città del capo, Indie pride, Bologna Calibro 7 pollici, Collettivo HMCF.

In una programmazione di ottima qualità che unisce foodistrict a djset, spiccano alcune date. A partire da quella di apertura (1 giugno), affidata ai Marta sui tubi che tornano a proporre il loro live set, ricco delle nuove canzoni inserite ne Lostileostile, ultima loro prova, a due mesi esatti dall’uscita.

Sempre italiano è il live set dei Diaframma di Federico Fiumani, che reinterpretano Siberia, il loro album di esordio, a oltre trent’anni dall’uscita (3 giugno). Graditissima presenza anche quella di Nada che sarà sul palco con A Toys Orchestra il 10 giugno a inaugurare Biografilm 2016. Scorrendo ancora il programma, il 14 e il 17 saranno le date da segnare in rosso per chi ama le nuove scene cantautoriali. Infatti il 14 giugno suonerà Calcutta, mentre il 17 sarà la volta del cantautore sardobolognese Iosonouncane. Il 18 invece ecco Ghemon, uno degli esponenti di spicco della scena rap italiana. Il 20 e il 21 giugno due live set su cui metteremmo la firma chiudono il Bio parco: Giorgio Canali & Rossofuoco e Altre di B più Aftercrash.

Sul fronte degli ospiti stranieri, da segnalare immediatamente Bombino, alias Goumar Almoctar. Il cantautore-chitarrista di etnia tuareg, salirà sul palco del Cavaticcio sabato 11 giugno con il suo mix coinvolgente di musica popolare dal bacino del Niger e rockblues. Prima però, precisamente il 4 giugno, ci saranno i Porches con il loro accattivante synthopop. In realtà, sempre in direzione di sonorità che si incontrano per produrre qualcosa di assolutamente impensato ecco i Sonido Gallo Negro (16 giugno). La band messicana, composta da ben nove elementi,si rifà alle sonorità della cumbia peruviana, ma aggiungendo una bella spinta di rock dei primordi, tocchi di sintetizzatore anni ottanta e citazioni da vari altri generi sudamericani. La miscela su disco risulta esplosiva. C’è da scommetterci lo sia anche dal vivo.

Quest’anno il Bio parco ospita anche due deviazioni dal solco musicale rock oriented.

In realtà una. Cioè il trombettista jazz Enrico Rava con il suo Enrico Rava 4tet (12 giugno).

Di Enrico Rava, della sua ascendenza musicale inserita nel solco di Miles Davis, delle sue enormi capacità espressive e compositive, è stato detto ogni cosa possibile. Ascoltarlo dal vivo, per chi non lo avesse mai fatto, potrebbe risultare un regalo magnifico. L’altra deviazione riguarda invece il reading di Guido Catalano (8 giugno). Grande performer, fortemente istrionico, capace di staffilate micidiali e di melodie inattese nella costruzione dei suoi testi, è l’esempio di come ci si possa dire poeti senza averne le stimmate. Questo in una terra come quella italiana, che di poeti e presunti tali abbonda. Insomma, che si credano o meno poesia i testi di Catalano, “l’ultimo dei poeti”, non fa male sentirlo leggere (o recitare?) dal vivo: potrebbe confermare o disconfermare l’idea che abbiamo del fare poesia, oggi, qui e ora.

E con questo è tutto. Quel che manca? Ma lo trovate nel programma completo, qui di seguito a vostra disposizione.

Bio parco 2016. Il programma

 1 giugno

Inaugurazione Bio Parco 2016

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

h 21 “Rotte indipendenti”: Marta sui tubi.

A seguire Rock n’Roll Cirkus: Garage, Rock’n Roll & Glam Rock evergreen, curato da Moreno Spirogi

 2 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

h 21 Extraliscio live

A seguire dj set curato da Moreno Spirogi

 3 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore h 21.15 Diaframma performing Siberia live

a seguire Rock n’Roll Cirkus: Garage, Rock’n Roll & Glam Rock evergreen curato da Moreno Spirogi

 4 giugno

h 19 dj set curato da Betty Boop

ore h 21.15 Porches live

a seguire Pop Corn: 80’s Pop, Italo Disco e pajette curato da Betty Boop dj e le sue Soubrettes

 5 giugno

h 19 dj set a cura dei dj di Radio Città Del Capo

ore h 21.15 Mmmurato! ospite Spartiti live

a seguire selezione musicale a cura dei dj di Radio Città Del Capo

 6 giugno

h 19 dj set a cura dei dj di Indie Pride

ore 21.15 Biografilm ospita Indie Pride 2016: L I M, Giungla e Niagara live

a seguire selezione musicale a cura dei dj di Indie Pride

 7 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 Jack Jaselli live

a seguire selezione musicale curato da Moreno Spirogi

 8 giugno

h 19 dj set curato da Betty Boop

ore 21.15 reading di Guido Catalano

a seguire selezione musicale curato da Betty Boop

 9 giugno

h 19 dj set a cura dei dj di Bologna Calibro 7 Pollici

ore 21.15 Le Birrette live

a seguire selezione musicale a cura dei dj di Bologna Calibro 7 Pollici

 10 giugno

h 19 dj set curato da Betty Boop

ore 21.15 Inaugurazione Biografilm 2016 con:

Nada feat. A Toys Orchestra live

a seguire Pop Corn: 80’s Pop, Italo Disco e pajette curato da Betty Boop dj e le sue Soubrettes

 11 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 Bombino live

a seguire Rock n’Roll Cirkus: Garage, Rock’n Roll & Glam Rock evergreen curato da Moreno Spirogi

 12 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 “Note necessarie”: Enrico Rava 4tet live

a seguire selezione musicale curato da Moreno Spirogi

 13 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 Euro 2016: Proiezione Italia-Belgio per gli europei di Francia 2016

a seguire selezione musicale curato da Moreno Spirogi

 14 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 Calcutta live

a seguire selezione musicale curato da Moreno Spirogi

 15 giugno

h 19 dj set a cura dei dj di Radio Città Del Capo

ore 21.15 Mmmurato! ospite Sorge live

a seguire selezione musicale a cura dei dj di Radio Città Del Capo

 16 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 “Biografilm omaggia Ambulante”: Sonido Gallo Negro live

a seguire selezione musicale curato da Moreno Spirogi

 17 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 Iosonouncane live

a seguire Rock n’Roll Cirkus: Garage, Rock’n Roll & Glam Rock evergreen curato da Moreno Spirogi

 18 giugno

h 19 dj set curato da Betty Boop

ore 21.15 Ghemon live

a seguire Pop Corn: 80’s Pop, Italo Disco e pajette curato da Betty Boop dj e le sue Soubrettes

 19 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 Wrong On You + Phill Reynolds live

a seguire selezione musicale curato da Moreno Spirogi

 20 giugno

h 19 dj set curato da Moreno Spirogi

ore 21.15 Giorgio Canali & Rossofuoco live

a seguire selezione musicale curato da Moreno Spirogi

 21 giugno

h 19 dj set a cura dei dj del Collettivo HMCF

ore 21.15 Altre di B e Aftercrash live, in collaborazione con Collettivo HMCF

a seguire selezione musicale a cura dei dj del Collettivo HMCF

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