Frontier: Street Art a Bologna

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Cantieri aperti in tutta la città da grandi street artist 

 

 

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Chi: Street Artists
Cosa: Frontier: cantieri in città
Quando: dal 19 giugno al 5 agosto
Dove: Via Michele Colonna, Via Scipione dal Ferro, via Del Lavoro, via Marco Polo, via Pier de’ Crescenzi, via San Donato, via Fioravanti 
Info: info@frontier.bo.it

Chiamarla “Street Art” è stata una conquista relativamente recente e tutt’oggi ancora non del tutto digerita. Sono in tanti, anche se il loro numero va assottigliandosi, che ancora pensano che l’arte che nacque graffitara altro non sia che scempio del Bene Pubblico…

 

 

 

Cantieri aperti in tutta la città da grandi street artist 

 

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IN BREVE Chi: Street Artists Cosa: Frontier: cantieri in città Quando: dal 19 giugno al 5 agosto Dove: Via Michele Colonna, Via Scipione dal Ferro, via Del Lavoro, via Marco Polo, via Pier de’ Crescenzi, via San Donato, via Fioravanti Info: info@frontier.bo.it Photo Credit della testata: Jgor Cavallina

 

di Andrea Marino

 

[Segnaliamo il convegno sulla Street Art – Bologna 8 e 9 febbraio, aggiornamento del 7 febbraio]

Chiamarla “Street Art” è stata una conquista relativamente recente e tutt’oggi ancora non del tutto digerita. Sono in tanti, anche se il loro numero va assottigliandosi, che ancora pensano che l’arte che nacque graffitara altro non sia che scempio del Bene Pubblico. Questa impostazione sta mutando, un po’ per la magnificenza e la bravura degli artisti, un po’ perché i tempi cambiano.

Un paio di anni fa Banksy, uno dei più illustri rappresentanti della categoria degli “artisti di strada”, ha fatto un film per raccontare un pezzetto della loro storia. In Exit through the Gift Shop c’era sì una narrazione particolare in cui Banksy stesso aveva un ruolo preminente, ma oltre quella ciò che si raccontava era la storia della street art e un po’ dell’arte stessa. Personaggi come Space Invader e Shepard Fairey mostrano che questa forma d’espressione è andata ben oltre quel semplice vezzo adolescenziale che forse era quando nacque.

Bologna celebra alla grande il genere con l’iniziativa Frontier, la linea dello stile, a cura di Claudio Musso e Fabiola Naldi, con il patrocinio del Comune. Dal 19 giugno al 5 agosto a Bologna si esibiranno 13 grandi street artist ognuno alle prese con una grande parete, totalmente alla loro mercé. Si avrà quindi l’occasione di vedere all’opera alcuni tra i migliori artisti in circolazione, e di osservare direttamente le loro particolari tecniche. Tra l’altro, alla fine Bologna, che ha una certa tradizione in materia, si troverà arricchita di tredici “grandi opere”.

Dal 19 al 25 giugno ci saranno:
DOES un artista olandese legato alle ultime evoluzione del vero e proprio “writing”, quei graffiti che rappresentano scritte, per capirci. Il suo cantiere è in via Michele Colonna.
HONET è un artista parigino. Dopo un inizio legato al writing nelle metro locali si lancia all’inizio degli anni novanta in uno stile più figurativo e fortemente simbolico. Il suo cantiere è in via del Lavoro 18.
M-CITY è un artista polacco caratterizzato dall’uso di stencil su grandi superfici murarie. I suoi temi in genere sono legati al mondo industriale e ai grandi mezzi di trasporto. Il suo cantiere è in via Scipione dal Ferro 21.

Dal 25 al 30 giugno:
HITNES, artista italiano legato a temi naturalistici. Diplomato all’IED di Roma ha un passato come illustratore e grafico. Il suo cantiere è in via Pier de’ Crescenzi 22.
ETNIK è italiano e legato a rappresentazioni dai temi fortemente prospettici. Il suo cantiere è in via del Lavoro 3.

Dal 2 all’8 luglio:
DADO è un artista bolognese attivo dagli anni’70. Nasce come writer ma subito il suo stile si caratterizza per le forti contaminazioni con installazioni di vario tipo. Il suo cantiere è in via San Donato 52.
ERON è un altro artista locale, questa volta riminese. Le sue opere si contraddistinguono in genere per un uso del tutto peculiare delle sfumature. Il suo cantiere è in via Michele Colonna.
JOYS, padovano, avrà il suo cantiere in via Marco Polo. I temi cui si dedica maggiormente sono fortemente legati alle figure geometriche in cui si intrecciano quelle che una volta erano delle lettere cui dà una profondità inedita.

Dal 9 al 15 luglio:
CUOGHI e CORSELLO sono delle pietre miliari del mondo underground italiano. A Bologna diverse loro opere dal caratteristico stile un po’ sognante. Cantiere in via Pier de’ Crescenzi, 30.
RUSTY è tra i primi writer bolognesi. È stato uno degli uomini che hanno introdotto stili e metodi nella nostra città. Il suo cantiere è in Marco Polo 21.

Dal 10 al 16 luglio:
DAIM è un artista tedesco tra i precursori in Europa del writing per il quale rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale. Il suo cantiere è in via Fioravanti 10.

Dal 30 luglio al 5 agosto:
ANDRECO è un artista di origini romane che fa uso di installazioni “site specific” oltre che della pittura. I temi a lui cari riprendono la simbologia rituale e l’ecosostenibilità. Il suo cantiere è in via dello Scalo 32.

Sono invece segreti data e luogo di esibizione di PHASE II, artista che fa base a New York ed è noto per il suo particolare stile a “Bubble letters”: tra i fondatori. 

 

Qui di seguito alcune immagini per farvi una vaga idea:

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20 giugno 2012

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