Tra indietronica e pop: The Notwist in concerto

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La band tedesca assolutamente contemporanea con il nuovo disco Close to the glass

 

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Chi: The Notwist
Cosa: in concerto
Quando: 8 aprile 2014, 21.30
Dove: Estragon, via Stalingrado 83, Bologna
Costo: 17,25 euro

di Erika Gardumi

 

Indie-rock, metal, grunge, elettronica, post-rock, hardcore. Leggendo le etichette affibbiate alla musica dei Notwist c’è di che far confusione…

La band tedesca assolutamente contemporanea con il nuovo disco Close to the glass

 

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IN BREVE Chi: The Notwist  Cosa: in concerto  Quando: 8 aprile 2014, 21.30  Dove: Estragon, via Stalingrado 83, Bologna Costo: 17,25 euro

 

di Erika Gardumi

 

Indie-rock, metal, grunge, elettronica, post-rock, hardcore. Leggendo le etichette affibbiate alla musica dei Notwist c’è di che far confusione. Non che sia colpanotwist-close-to-the-glass interno01 della critica, in effetti la produzione della band tedesca dal 1989 ad oggi ha toccato lidi veramente distanti tra di loro. Sia il grunge-metal delle origini che le sperimentazioni elettroniche ci riportano a sonorità che – diciamolo – in Germania riescono particolarmente bene. In più i Notwist sorprendono per le incursioni indie pop molto contemporanee e rigorosamente in inglese, perfette anche per il pubblico americano.

I Notwist saranno all’Estragon di Bologna l’8 aprile per presentare il loro ultimissimo album, Close to the glass, opera interessante in bilico tra il succitato indiepop di massa (critica, almeno) e memorie elettroniche che sintetizzano e deviano all’improvviso suoni altrimenti fin troppo puliti. Kong è un esempio dell’estrema facilità con cui Markus Acher & co. riescono ad imbastire un hit da radio, senza rinunciare allo sfizio di sporcarne il finale con un po’ di aggressività synth. Run run run sembra un (doppio) omaggio al suono rarefatto di certi Velvet Underground, mentre Close to the glass e Casino sembrano rispettivamente l’andata e il ritorno di un viaggio che si spinge ai confini dell’indietronica per poi dirigere nuovamente verso casa, dove il suono si fa familiare.

Nel passato dei Notwist si contano sicuramente album più coraggiosi. Ad esempio Shrink (1998), una riuscita fusione di jazz, rock e elettronica che secondo alcuni è addirittura precursore di Amnesiac dei Radiohead. Questo confermerebbe una certa capacità della band di essere al passo coi tempi, se non addirittura anticiparli, confermandosi un gruppo “assolutamente moderno”. Sicuramente valgono un ascolto.

 

17 marzo 2014 

 

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