Wabi Sabi Cyber – Body & Robot, il corpo fra natura e artificio nella giornata studio di Nipponica

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Il 6 novembre a Bologna otto sguardi sul corpo come “luogo di pratiche tecnologiche e culturali capaci di renderlo fatto ad arte”

 

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Cosa: Wabi Sabi Cyber 5. Culture e subculture del Giappone contemporaneo – Body&Robot edition
Dove: Laboratori delle Arti, in Piazzetta Pasolini n. 1, Bologna
Quando: giovedì 9 novembre 2014
Costo: evento gratuito

di Giuseppe Marino

 

Una delle suggestioni più interessanti e contagiose della cultura (pop) giapponese si trova nell’impegno con cui vengono assottigliate, minate le differenze fra naturale e artificiale, reale e virtuale

Il 6 novembre a Bologna otto sguardi sul corpo come “luogo di pratiche tecnologiche e culturali capaci di renderlo fatto ad arte”

 

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IN BREVE Cosa: Wabi Sabi Cyber 5. Culture e subculture del Giappone contemporaneo – Body&Robot edition Dove: Laboratori delle Arti, in Piazzetta Pasolini n. 1, Bologna Quando: giovedì 9 novembre 2014 Costo: evento gratuito Info: nipponica.it 

 

di Giuseppe Marino

 

 

Una delle suggestioni più interessanti e contagiose della cultura (pop) giapponese si trova nell’impegno con cui vengono assottigliate, minate le differenze fra naturale e artificiale, reale e virtuale, uomo e macchina. La quinta edizione di Wabi Sabi Cyber, Culture e subculture del Giappone contemporaneo, Body&Robot edition – giovedì 6 novembre presso i Laboratori delle Arti, in Piazzetta Pasolini n. 1, Bologna – ha appunto come tema il corpo, come “luogo di pratiche tecnologiche e culturali capaci di renderlo fatto ad arte”. La giornata di studio organizzata da Nipponica, Alma Mater Studiorum e Università degli studi di Napoli L’Orientale, con il supporto di ISA – Istituto Studi Avanzati dell’Università di Bologna, ospita diversi relatori per discutere di robotica, cyborg e bambole meccaniche, ma anche di corpi plasmati da desideri, ideologie e modelli sociali.

Sono otto le diverse prospettive da cui osservare il tema del corpo.

Meccanismi di umana perfezione: il corpo in scena tra karakuri ningy e bunraku. Si parte dalle bambole meccaniche e le marionette della tradizione teatrale giapponese, simulacri che tendono a replicare l’espressività del corpo d’attore. A cura di Matteo Casari, docente di Teatri in Asia e Organizzazione ed economia dello spettacolo presso l’Università di Bologna, nonché ideatore di Nipponica.

Da Aphrodie A a Robot Girls Z: il ruolo delle donne robot negli anime. L’evoluzione della condizione femminile in Giappone dagli anni ’70 ad oggi, attraverso l’analisi dei ruoli ricoperti dalle donne robot nei film di animazione. A cura di Gianluca Di Fratta, fondatore della rivista Manga Academica.

Corpo etnico e corpo acculturato. L’esperienza coloniale del Giappone in Micronesia. Chiara Ghidini de L’Orientale di Napoli esplora i canoni estetici e la tendenza a modificare chirurgicamente o con la cosmesi i tratti nipponici.

Forme e pratiche del corpo: tra natura e artificio. Marcello Ghilardi dell’Università di Padova approfondisce le nozioni di naturale o artificiale rispetto alla descrizione dei corpi umani, differenziandoli o avvicinandoli a quelli meccanici.

iCub: a shared platform for research in developmental robotics. Ospite particolare della giornata è iCub, robot umanoide sviluppato dall’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), presentato da Giorgio Metta.

Fisicità e comportamenti emergenti nei robot. Nel corso dell’intervento sarà affrontata la tematica del comportamento dei robot, a cura di Andrea Roli.

Mocking Age: corpi reali e immagini di corpi in My Grandmothers di Miwa Yanagi. Dall’opera della fotografa giapponese, la reinterpretazione dell’invecchiamento del corpo e delle sue conseguenze. A cura di Paola Scrolavezza, docente di Letteratura Giapponese presso l’Università di Bologna.

Il Teatro degli androidi: la scena sperimentale di Oriza Hirata. Approfondimento sulle opere di Oriza Hirata, primo regista ad aver introdotto gli androidi al teatro. A cura di Cinzia Toscano dell’Università di Bologna.

7 ottobre 2014

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