Essere Politicamente Scorretto, per dieci anni

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Torna la rassegna di Casalecchio curata da Lucarelli, il focus è l’Alta Civiltà

 

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Cosa: Politicamente Scorretto 2014
Dove: Casalecchio di Reno
Quando: dal 20 al 29 novembre 2014

di Sergio Rotino

 

Dieci anni di vita. È quanti ne compie la rassegna Politicamente scorretto, progetto culturale impegnativo quanto di estrema rilevanza nel panorama nazionale e internazionale, ideato da Casalecchio delle Culture in collaborazione con Carlo Lucarelli…

Torna la rassegna di Casalecchio curata da Lucarelli, il focus è l’Alta Civiltà

 

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IN BREVE Cosa: Politicamente Scorretto 2014 Dove: Casalecchio di Reno Quando: dal 20 al 29 novembre 2014 Info: Sito Politicamente scorretto

 

di Sergio Rotino

 

Dieci anni di vita. È quanti ne compie la rassegna Politicamente scorretto, progetto culturale impegnativo quanto di estrema rilevanza nel panorama nazionale e internazionale, ideato da Casalecchio delle Culture in collaborazione con Carlo Lucarelli e promosso da Libera e Avviso pubblico.

Una sfida culturale contro le mafie e l’illegalità che torna con la decima edizione da oggi 20 a sabato 29 novembre proprio a Casalecchio. Questo è Politicamente scorretto: una sfida. Nel corso degli anni il suo obiettivo si è sempre più specificato, passando da rassegna letteraria capace di riunire giallisti a discutere sugli aspetti politici del noir a, come dichiara Lucarelli, «momento di riflessione, dibattito e denuncia» di un sistema di illegalità estremamente diramato, mutevole quindi imprevedibile, soprattutto pericoloso per il sistema etico-morale del nostro paese.

Mutevolezza delle mafie che la rassegna denuncia a ogni edizione, raccogliendo un pubblico vasto, intenzionato a comprendere che aria gira attorno. «Credo che la spiegazione della nostra longeva vitalità stia nel fatto che ce n’era bisogno, di una cosa come questa» continua Lucarelli. «E credo che continueremo ancora a lungo, perché purtroppo, di cose come questa, ce n’è bisogno ancora». Probabile ce ne sia bisogno sempre, vista l’evoluzione del sistema di corruttela cui si assiste, ma vista anche l’incapacità montante di comprendere nel profondo da parte di istituzioni e cittadinanza cosa è legale e cosa non lo è.

Ma il successo di Politicamente scorretto, secondo Fabio Abagnato, assessore ai Saperi e alle Nuove generazioni del Comune di Casalecchio, per la giunta insediatasi nella primavera di quest’anno, «non dura solo perché un assessore mette dei soldi in bilancio per finanziarlo. Un progetto resiste e si consolida perché viene sposato da una comunità, perché viene sentito come azione culturale necessaria».

All’interno della programmazione della rassegna casalecchiese, la necessità di ragionare attorno alla illegalità viene presentata non solo attraverso dibattiti e incontri con esponenti della società civile e dello Stato, ma anche utilizzando varie forme della narrazione, soprattutto quelle del teatro e dell’audiovisivo, senza però dimenticare il giornalismo, il cinema e la letteratura.

L’attraversamento dei vari linguaggi consente al pubblico, nei dieci giorni che festeggiano i dieci anni della rassegna, di assistere a 20 diversi appuntamenti in cui sono presenti complessivamente 40 ospiti (il programma completo sul sito di Politicamente scorretto), tutti focalizzati sulle stesse tematiche di sensibilizzazione al problema delle mafie.

«Uno sforzo notevole non solo finanziario, ma anche a livello organizzativo» continua Abagnato parlando del progetto. «Reso possibile da gruppi di dipendenti pubblici che lavorano senza guardare il cartellino e che danno forma al programma con un impegno ideale e culturale che, se mancasse, non renderebbe possibile la varietà intrinseca dell’iniziativa».

Cuore della decima edizione di Politicamente scorretto, dedicata a due figure femminili importanti quali le testimoni di giustizia Rita Atria e Lea Garofalo, due donne (una siciliana, l’altra calabrese) ribellatesi alle logiche della criminalità organizzata, è la giornata di sabato 22, che si apre con la proiezione di Anime nere (ore 10, UCI Cinemas Meridiana). Per Abagnato il film di Francesco Munzi, tratto dal libro omonimo di Gioacchino Criaco e interamente girato ad Africo nel basso reggino, è «importante non solo per il tema trattato, ma perché la popolazione ha partecipato attivamente alla sua produzione». Questo “affresco epico che vira in tragedia” sulla ndrangheta in Aspromonte, ha fra i suoi interpreti Peppino Mazzotta. Sarà proprio lui – importante attore teatrale, conosciuto al vasto pubblico per essere il Fazio della serie televisiva Il commissario Montalbano – insieme all’autore del romanzo a dialogare con il pubblico.

Nel pomeriggio (a partire dalle ore 15, Casa della conoscenza), l’ormai consolidato incontro coordinato da Lucarelli su La letteratura indaga i gialli della politica. A intervenire questa volta saranno gli scrittori Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Marcello Fois, Valerio Varesi, Cristina Zagaria. Subito dopo, Le anime nere della Calabria. Tra letteratura, cinema e cronaca, incontro dove Mazzota e Criaco, insieme al giornalista Toni Mira, approfondiranno le tematiche proposte dal film Anime nere.

Lo scioglimento della giunta regionale e l’indicazione del giorno per le elezioni, spezza in due questa decima edizione di Politicamente scorretto, che riprende lunedì 24 ponendo lo sguardo sui giovani documentaristi, grazie anche al legame instaurato con il premio di giornalismo investigativo “Roberto Morrione”. E così il 24 nella Casa della conoscenza, alle 11 verrà proiettato I camion degli altri di Lorenzo Pirovano, che sarà riproposto alle 21 insieme ad Anello di fumo di Edoardo Belli, Rossella Granata, Elena Risi, Valentina Vivona. Il primo butta uno sguardo sulle ombre del mondo dell’autotrasporto in Italia, il secondo (proiettato anche il 25 alle 11) narra del percorso illegale dei rifiuti a Roma. Stesso luogo, il 26 alle 11, per Una storia sommersa, di Alessandro Accorsi e Giulia Bertoluzzi sul traffico illegale di antichità egizie.

Alle 21 è la volta di Un solo errore, docufilm girato da Matteo Pasi, che raccoglie voci e volti delle persone coinvolte, da una parte e dall’altra della barricata, nella strage del 2 agosto 1980. Alla fine della proiezione sarà lo stesso Pasi a parlarne con il giornalista Giorgio Gazzotti e con il magistrato Claudio Nunziata.

Insieme alle proiezioni cinematografiche, da segnalare almeno tre incontri. Il primo è Osservare per conoscere le mafie (venerdì 21, ore 15, Casa della conoscenza). Si tratta di un incontro degli Osservatori sulle infiltrazioni mafiose per scambiarsi esperienze, analisi e metodologie. Fra i partecipanti spiccano Vittorio Mete, dell’università di Catanzaro e Stefania Pellegrini dell’università di Bologna. Come dire che la realtà mafiosa lega il Sud al Nord indiscutibilmente.

Il secondo è Le speranze di Rita Atria (sabato 22, ore 21, Casa della conoscenza). L’incontro è coordinato da Carlo Lucarelli ed è dedicato alla giovane siciliana ribellatasi alla mafia a cui viene intitolata una cooperativa di Libera Terra. A intervenire, tra gli altri, Alessandra Camassa, Petra Reski e Adriano Turrini.

Il terzo incontro è posto in chiusura di Politicamente scorretto. Si tratta di La speranza di Lea Garofalo (sabato 29, ore 18, Casa della conoscenza). Partendo dall’intervista rilasciata a Carlo Lucarelli, don Luigi Ciotti, oramai una presenza amicale della rassegna, Enza Rando (Ufficio legale Libera) e Monica Zapelli (scrittrice e sceneggiatrice) faranno il punto sulla nuova frontiera della lotta alla criminalità organizzata, che punta alla rottura dei legami interni alle famiglie mafiose.

Infine, di questo ricchissimo programma resta da segnalare MUTU di Aldo Rapè. La pièce teatrale con Aldo Rapè e Marco Carlino per la regia di Lauro Versari, in scena presso Pubblico teatro venerdì 21 novembre alle 21, parla del rapporto fra Chiesa e mafia, tema approfondito nella conversazione a seguire.

20 novembre 2014

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