I 10 concerti cult dell’apocalittico 2015 bolognese

Gli appuntamenti da non perdere, selezionati nel magma delle proposte

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IN BREVE  Cosa: 10 concerti cult Quando: nell’apocalittico freddo del 2015 Dove: Bologna

Per affrontare l’inverno più freddo a memoria d’uomo – non si usa con leggerezza la parola “apocalittico” – e la primavera più citata in proverbi sulla mancanza, è necessario avere degli obiettivi: essere proiettati verso punti più vicini dell’estate per trovare sollievi momentanei. La lista dei concerti cult del 2015, per quanto parziale, ha proprio questa funzione. Andiamo allora subito nel vivo della questione, in ordine cronologico le date più interessanti previste per il 2015 di Bologna rese note a oggi:

 

bsbe-biglietti1. Bud Spencer Blues Explosion, Locomotiv, 16 gennaio 2015
Il nome prima di tutto. Bud Spencer è una sorta di nume tutelare per i nati tra gli anni ’70 e gli ’80, perché non si cade dal rango di nume tutelare per il fatto di essersi candidati con Forza Italia. L’altra metà del nome viene dai John Spencer Blues Explosion. E così fa questo duo italiano: patchwork di cose a cui non sai dire di no.

 

 

2. afterhours-biglietti-3Afterhours, Teatro Manzoni, 13 febbraio 2015 
La band di Manuel Agnelli ha saputo dare un contributo importante al nero-vestire in Italia mentre faceva della musica rock di tutto rispetto. Particolare la scelta di suonare in teatro: l’intero tour è pensato così e la band promette uno spettacolo nuovo.

 

 

 

3. ex-csi-biglietti-2Ex-Csi, Locomotiv, 28 febbraio 2015
Che dire di più che ex-Csi? Non c’è Giovanni Lindo Ferretti dato che la tanto chiacchierata reunion ancora non c’è stata, ma ci sono tutti gli altri: pezzi di storia della musica italiana ed emiliana.

 

 

 

4. mark-lanegan-biglietti-2Mark Lanegan Band, Estragon, 3 marzo2015
L’ottobre scorso la Mark Lanegan Band ha prodotto un nuovo disco, Phantom Radio, che segue Blues Funeral del 2012. Non il migliore album della versione rock di Mark Lanegan, ma comunque un buon titolo per gli amanti del personaggio.

 

5. archive-bigliettiArchive, Estragon, 11 marzo 2015
“Gruppo” è il modo migliore per riferirsi alla formazione di 12 musicisti che attualmente costituiscono gli Archive. Band inglese nata dall’incontro di Darius Keeler, Rosko John e Danny Griffiths nel 1993, suona musica che spazia dal trip hop di ispirazione Massive Attack al rock psichedelico e all’ambient. Nel 2014 è uscito il nuovo album, Axiom..

 

6. de-gregori-bigliettiFrancesco De Gregori, Unipol Arena, 28 marzo 2015
Prima delle tre icone della musica italiana citate in classifica. Questo tour nei palazzetti segue l’uscita recente di un doppio album di grandi successi riarrangiati e ricantati. Contiene anche alcuni inediti come la cover di The Future di Leonard Cohen, tradotta da De Gregori stesso e suonata un po’ alla Mark Knopfler. La Lonely Planet direbbe che merita il viaggio.

 

 

7. godspeedGodspeed You! Black Emperor, Covo presso Estragon, 11 aprile 2015
Il nome prima di tutto, di nuovo. Anche senza conoscere l’origine del nome della formazione di Montreal si resta affascinati. Qualche affinità con Mogwai e i Tortoise per un gruppo che sa creare affascinanti cavalcate strumentali in crescendo.

 

8. place-strangers-bigliettiA Place to bury strangers, Locomotiv, 17 aprile 2015
Una specie di My Bloody Valentine con gli steroidi. Ritmi veloci, distorsioni a volontà e un po’ di elettronica. Se amate Nick Cave, consigliamo l’avvicinamento ai A place to bury strangers tramite l’ottimo remix del brano Worm Tamer dei Grinderman, formazione in cui Nick Cave dà sfogo alla mai sopita voglia di fare casino.

 

 

9. vasco-bigliettiVasco Rossi, Stadio Dall’Ara, 22 e 23 giugno 2015
La seconda delle icone della musica italiana. Sono anni che lo danno per spacciato ma lui è sempre lì. D’altra parte “Io non mi muovo, io resto qui” lo dice anche in uno degli ultimi singoli.

 

10. jovanottiLorenzo Jovanotti, Stadio dall’Ara, 8 luglio 2015
Un ragazzo che è passato dal periodo paninaro a quello freak, tramutandosi poi in un novello Gino Paoli, ravvedendosi in seguito solo un po’ nel giocare con la musica elettronica, approdando infine all’essere icona della musica italiana. Solo negli stadi lo puoi mettere uno così.

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