Birdman e Turner nel febbraio della Cineteca

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Al cinema Lumière il ricordo di Rosi e altre interessanti (re)visioni

 

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Cosa: Febbraio 2015 in Cineteca
Dove: Cineteca Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna  

di Giuseppe Marino

 

La parte del leone, in questo febbraio della Cineteca, la fanno le prime visioni – come buona abitudine in lingua originale – di Birdman o (l’imprevedibile virtù dell’ignoranza) e Turner…

Al cinema Lumière il ricordo di Rosi e altre interessanti (re)visioni

 

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IN BREVE Cosa: febbraio 2015 in Cineteca Dove: Cineteca Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna Info: http://www.cinetecadibologna.it/

 

di Giuseppe Marino

 

La parte del leone, in questo febbraio della Cineteca, la fanno le prime visioni – come buona abitudine in lingua originale – di Birdman o (l’imprevedibile virtù dell’ignoranza) e Turner. Candidato a una quantità di premi Oscar, fra i quali miglior film, regia, attore protagonista e sceneggiatura, Birdman di Alejandro González Iñárritu è una bella sorpresa. Una sorpresa in assoluto e rispetto alla precedente produzione del regista messicano, che qui abbandona la forma frammentaria e il tono melodrammatico per esprimersi in un ininterrotto piano sequenza, dove s’intrecciano vicende e piani di lettura rimanendo sempre, per lo spettatore, un film diretto e coinvolgente. Al centro le vicende di Riggan Thomson – Michael Keaton in una prova monumentale – vecchia star di supereroici film hollywoodiani che vuole riscattarsi mettendo in scena una pièce tratta da Di Cosa Parliamo quando Parliamo d’Amore, di Raymond Carver. La sincera invettiva contro le produzioni americane e il bonario sberleffo alla sacralità del teatro s’intrecciano col racconto delle vicende personali, che si rendono parodia. Si parla allora dell’individuo, del suo posto nel mondo, nella sua piccola fetta di mondo, e anche di tutto il mondo che gli sta attorno, rispecchiandone e amplificandone l’interiorità. Proprio come faceva Carver, e come con Carver (e non solo) faceva Altman, e in altre occasioni hanno fatto i Coen. Si parla dell’arte e della sua assenza, della vita e della sua assenza, della personalità e della sua assenza, e di come la presenza o l’assenza di tutte queste cose sia spesso demandata al caso. La forma scelta è un piano sequenza impossibile, realizzato con trucchi e accorgimenti tecnici e digitali, che distoglie la ripresa senza stacchi di montaggio dalla sua classica valenza virtuosistica e di certificazione della verità spaziale e temporale, divenendo la fonte della forza espressiva del film. Una visione caldamente raccomandata, che assieme a Boyhood porta una coppia di film di notevole valore fra le scelte dell’Academy, due opere molto diverse che hanno in comune una riflessione sul tempo e il cinema che non rimane prigioniera di tentazioni puramente teoriche e autoreferenziali, anzi va incontro allo spettatore conservando, e innovando, un’identità pienamente narrativa. Birdman è in programmazione al Lumière fino a mercoledì 18 febbraio.

Altro titolo interessante – e imponente – Turner di Mike Leigh. A vestire i panni di Joseph Mallord William Turner è Timothy Spall, che porta in scena l’ultimo periodo della vita del grande pittore britannico. In programma fino all’11 febbraio.

La rassegna principale questo mese è dedicata al Ricordo di Francesco Rosi, che prevede fino al 24 febbraio la proiezione di numerosi titoli, fra cui Salvatore Giuliano (10, 16, 22 e 24 febbraio) e Le Mani sulla Città (10, 21 e 23 febbraio) in versione restaurata.

Altri film interessanti, da recuperare o rivedere, sono presenti in ordine sparso nella programmazione: mercoledì 11 alle 22.15 rispunta fuori il capolavoro di Arthur Penn Gangster Story, uno dei titoli fondativi della New Hollywood. Truman Capote: A sangue freddo, con la splendida interpretazione di Philip Seymour Hoffman, sarà giovedì 12 alle 22.15. Mercoledì 18 alle 17.15 torna in sala Reality, ottimo film di Matteo Garrone presentato dal protagonista Aniello Arena e da Armando Punzo. Venerdì 20 alle 22.30 è in sala Bastardi Senza Gloria, giustamente osannato capolavoro di Quentin Tarantino, concentrato di dialoghi perfetti, nonché film che ha svelato al mondo le capacità attoriali di Christoph Waltz. “Quando il bambino era bambino…” irrimediabilmente intenso e poetico, preziosissimo frammento di memoria cinematografica, Il Cielo Sopra Berlino di Wim Wenders è in programmazione domenica 22 alle 21.30.

Per Schermi e Lavagne, infine, segnaliamo Paddington domenica 15 febbraio alle 16.00, l’ultimo Miyazaki Si alza il Vento sabato 21 alle 16.00 e la (ben riuscita) corazzata dineyana Frozen, domenica 22 alle 16.00.

Buone visioni.

6 febbraio 2015

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