Bologna Children’s Bookfair 2015, da quest’anno con uno spazio per ragazzi

Offerta molto ricca di nuovi titoli da parte delle case editrici per l'edizione 2015

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IN BREVE Cosa: Bologna Children’s Book Fair 2015 Dove: Fiera di Bologna, viale della fiera 20 Quando: dal 30 marzo al 2 aprile 2015 Immagine di Fausto Gilberti

Che la crisi colpisca o meno duramente il settore del libro, di certo per la Fiera del libro per ragazzi 2015 nessuna casa editrice ha lesinato sulle novità. Solo a scorrere quanto propongono le case editrici italiane (per le straniere ci stiamo attrezzando…) si rimane colpiti. C’è veramente tanto di bello. Abbacinati da questo mare magno di libri per ragazzi che dal 30 marzo al 2 aprile riempirà i padiglioni del quartiere fieristico bolognese, abbiamo cercato di fare una selezione di quanto ci ha maggiormente incuriosito. Sono comunque titoli che il pubblico troverà nel giro di un niente in ogni libreria e immediatamente presso la libreria internazionale che apre i battenti presso il Padiglione 22 durante il “Weekend dei giovani lettori” (28 e 29 marzo). Ah, sì, dimenticavamo di dire che, come ogni anno, anche questa Bookfair 2015 è aperta ai soli operatori di settore. Ragione per cui anche quest’anno si è deciso di creare uno spazio che fosse aperto a chi i libri in questione dovrebbe leggerli: i ragazzi.

Detto questo, si comincia con le Edizioni Lapis e con “La piccola grande guerra” (pp. 32, € 14,50), albo orizzontale scritto da Sebastiano Ruiz Mignone per le tavole di David Pintor. Ambientato durante la Prima guerra mondiale, racconta di un padre che parte per il fronte regalando al figlio una scatola di soldatini di stagno con la raccomandazione di “non farne morire troppi”. Il testo di Mignone, capace di rendere con poche frasi il dramma del conflitto e della lontananza, si sposa perfettamente con le doppie tavole, ricche di una magica luminosità “autunnale”, del galiziano Pintor. Cinematografiche, didascaliche il giusto, sempre cariche di un rimando a una tradizione grafica oramai classica com’è quella di metà Novecento, hanno la capacità di amalgamarsi al testo, di non divorarlo, rendendolo anzi attore alla pari.

L’idea di separazione, intesa come lontananza non traumatica, fa capolino nel libro di Adrien Albert, Papà sulla luna (Babalibri, pp. 36, € 14,50, trad. Tanguy Babled). Qui una bambina, Maia, va a trovare suo padre sulla luna grazie a una navicella spaziale. La mamma la lascia partire, legandola a se solo con una cordicella. Quando arriva a destinazione, Maia gioca col papà e insieme osservano gli astri e la Terra col telescopio, giungendo a “spiare” cosa fa la mamma. Quel che Maia vede la spinge a tornare. Albert usa una partizione della tavola e un tratto fumettistico molto lineare, che rendono estremamente comunicativa la storia e le situazioni proposte.

La padovana Kite edizioni propone due illustrati, due titoli fortemente “emotivi”. Il primo, Il mondo di Moka (pp. 32, € 16), porta la firma della giapponese Satoe Tone. Al centro della storia e dei disegni, rarefatti eppure materici, c’è il piccolo coniglio bianco Moka, che appare nella casa del narratore. Il coniglio vorrebbe preparargli un caffè per tirarlo fuori dalla sua infelicità. L’offerta scatena prima fastidio, poi apre al ricordo e alla riscoperta di un mondo dimenticato eppure nostro, quello dell’infanzia.

Sono le tavole dell’iraniano Amin Hassanzadeh Sharif, realizzate con colori a olio e con la tecnica dello scratch, a riempire con sinuosa potenza le pagine de L’albero azzurro (pp. 32, € 16). Sharif racconta di un immenso albero azzurro, cresciuto al centro della città, i cui rami entrano e escono dalle finestre e le porte delle case. Un albero amato e rispettato da tutti perché “testimone della vita delle persone”. Solo il re, mosso da invidia, lo vuole abbattere. Ma l’atto non distrugge l’albero, anzi lo moltiplica, permettendogli di vivere cento vite e trasformare la città. Perché, vuol dire Sharif, nulla riesce a ostacolare a lungo la libertà, men che meno la violenza e la prepotenza.

Un pittore vuol disegnare un pesce nel mare e un gruppo di ragazzini lo vogliono costringere in una boccia di vetro. Questo il soggetto alla base di Per fare il ritratto di un pesce, di Pascal Petit e Maja Celija (Orecchio Acerbo, pp. 52, € 15). Da qui si parte per una dimensione altra e per un omaggio alla calma potenza del sogno. Lì accadono cose che si ritroveranno poi, inaspettate, nella realtà, sembrano dire il testo di Petit e le tavole pastose di Celija. Così se il pittore si appisola e sogna tanti animali fra cui una giraffa, ecco che essa troverà spazio nel suo quadro. La dipingerà il gruppo di ragazzini che ha catturato il pesce. Lo stesso pesce che il pittore voleva ritrarre dal vero. C’è il ragionare sul lavoro dell’artista nelle pagine di questo illustrato. C’è anche Prevert e tanta capacità di guardare al quotidiano con occhio divertito, meravigliato, per trasfigurarlo in leggerezza.

Nella collana “Leggimiprima” di Sinnos troviamo due titoli accattivanti, giocati sulla grande leggibilità del testo senza che questo vada a scapito delle illustrazioni. Il primo si intitola L’uomo lupo in città (pp. 32, € 7) e porta la firma di Michael Rosen per le tavole di Chris Mould. A colpirci però è Piuma bianca, storia di un indiano d’America che lavora gira il mondo nel circo di Buffalo Bill. Ogni sera doma un pericolosissimo cavallo selvaggio e combatte contro “enormi orsi pelosi”, ma soprattutto colpisce “con una freccia la mela sulla testa di Calamity Jane” e questo lo rende soddisfatto di sé. Tutto cambia quando il circo si ferma vicino al villaggio dei suoi avi. Lì Piuma bianca scopre quanto il mondo reale sia diverso e quanto sia bello starci, anche per reinventare il proprio lavoro. L’argentino Pablo Zweig utilizza per completare un testo di per sé piacevole, luminose illustrazioni in puro stile anni Sessanta, perfettamente in sintonia con l’anima della storia.

Del brasiliano Renato Moricone Gallucci editore presenta Il barbaro (pp. 48, € 18), libro dal formato lungo e stretto. È una storia senza parole in cui un grande piccolo eroe salta in groppa al suo cavallo per andare a combattere contro enormi piante carnivore, tempeste, serpenti, ciclopi, animali mostruosi e via discorrendo. Una lunga galoppata a occhi chiusi e spada sguainata, che si ferma davanti a una pagina bianca e un’altra e un’altra ancora. Cosa lo blocca? Cosa lo farà piangere come avesse perso la sua adultità? Moricone allestisce un perfetto, plausibile quanto inatteso colpo di scena finale, che riporta il volume a dimensione di bambino, senza nulla togliere al sottotesto, anzi.

Libri d’artista o libri su artisti? Fausto Gilberti per Corraini risolve il dilemma. Infatti questo illustratore e artista racconta, in due titoli di 32 pagine l’uno (€ 12) con testo bilingue, altrettanti artisti grazie alla compenetrazione di testo e immagini. In Jackson Pollock, l’irrequietezza del pittore acquista i movimenti di una danza continua, irrefrenabile con il colore che, schizzato, lasciato gocciolare, si trasforma e acquista movimento autonomo, tensione, ritmo, come seguisse una precisa coreografia. In Yves Klein il focus del racconto è sulla ossessione-intuizione dell’artista verso una precisa tonalità di colore, quella che nel 1956 definisce “la più perfetta espressione del blu”, un oltremare saturo privo di alterazioni oggi conosciuta come International Klein Blu. Ogni pagina del libro propone un tocco di questo colore. Attraverso di esso viene raccontato come, per dipingere le sue opere, Klein abbia usato dagli elementi della natura ai corpi umani (body art), in una apoteosi assolutista.
Collegata ai due titoli è la mostra Fausto Gilberti e i suoi libri. Un artista racconta gli artisti: Manzoni, Pollock, Klein…, che inaugura il 29 marzo negli spazi del Dipartimento educativo MAMbo per restare aperta al pubblico dal 30 marzo al 2 aprile (ore 12-20), con ingresso gratuito.Il primo aprile alle 17, sempre in questi spazi, si terrà l’incontro con l’artista.

Infine, se siete alla ricerca di una favola classica, ma veramente classica, provate a sfogliare l’edizione deluxe di Cenerentola (pp. 48, € 12,90) proposta da DeAgostini. Se la storia è immutabile, a renderla nuovamente magica ci pensano le illustrazioni di Valeria Docampo, artista selezionata come illustratrice della Illustrators-exibition 2015. Proprio al suo lavoro sono dedicate, quasi un bonus, le ultime pagine del libro. Qui si racconta come nasce una storia buttando lo sguardo al suo tavolo di lavoro ricco di schizzi, disegni e tavole complete, così da apprendere quali sono gli strumenti e le diverse tecniche utilizzate per far nascere una fiaba.

[Per leggere la seconda parte della anticipazioni dalla Fiera, cliccate qui]
[Per leggere la terza parte delle anteprime dalla Fiera, questo è il link]

25 marzo 2015

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