Bologna in lettere e il colpo di coda di Amelia Rosselli

Alla sua quarta edizione BIL, festival di letteratura contemporanea autoprodotto, omaggia la scrittura della grande autrice italiana

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IN BREVE Chi: Bologna in Lettere 2016  Cosa: Festival di letteratura contemporanea. Quarta edizione Dove: Bologna, locali, librerie, bar, teatri, circoli Arci, trattorie del centro cittadino Quando: dal 12 maggio al 28 maggio 2016. Dal secondo al quarto fine settimana Costo: Ingresso gratuito Info: sito Bologna in Lettere

Che il sistema della cultura in Italia continui a essere quello dove arrivano meno fondi è un dato di fatto inconfutabile. Immaginare che, al suo interno, cercare di produrre festival che si legano con la parola poetica sia una missione impossibile, è qualcosa di estremamente facile, lapalissiano. In Emilia, che terra di poeti lo è sempre stata, questa difficoltà tocca vertici non da poco. Se la Romagna può vantare almeno un festival di poesia di lungo corso e rinomato nel suo specifico, in terra emiliana questo pare non possa avvenire. Basti pensare che Bologna, il capoluogo della regione, non ha mai avuto un momento aggregativo rispetto a questa forma d’arte dove l’elaborazione del testo, il lavoro sulla parola è estremo.
Probabile non vi sia un think tank adeguato a creare un evento simile, ma molte fazioni fra loro capaci di rallentare fino all’immobilismo ogni possibilità in questa direzione. Ma più di tutto è che istituzioni pubbliche e private propendono per offrire cultura di altro tipo, diciamo che incassi. Quindi non ci sono soldi. E la poesia resta arte povera, fuori dal mercato e fuori da una possibilità di essere vista e riconosciuta da un pubblico, malgrado lei. Un pubblico che esiste e si farebbe più consistente se solo ci fossero spazi e qualche sovvenzione.
Tutto questo per arrivare a dire che l’unica entità attiva su Bologna, che si può individuare come festival dedicato anche alla poesia, è Bologna in lettere o BIL, per chi ama gli acronimi.

Giunto quest’anno alla sua quarta edizione, BIL è un evento voluto da Enzo Campi e da uno staff composto da undici persone ed è completamente autoprodotto. Nessun finanziamento, né pubblico né privato, a sostenerlo. Chi lo produce ha perciò dalla sua unicamente il grande desiderio di proporre lungo il secondo, terzo e quarto weekend di questo mese (12-14/20-21/26-28 maggio), un mix di performance, letture, dibattiti, presentazioni inerenti la poesia e la letteratura in generale, soprattutto nelle sue forme di ricerca e sperimentazione. “È per questo unire la poesia ad altre forme di arte che definiamo da sempre BIL un festival multidisciplinare dedicato alla letteratura”.

Un festival che, nel suo sforzo organizzativo, “si sviluppa durante l’intero anno solare”. Praticamente una non stop di micro e macro eventi , che “arriva al suo culmine con il mese di maggio”.
In questi otto giorni di programmazione, BIL ospiterà 120 autori provenienti da tutta Italia, fra scrittori, saggisti, performer, fotografi ecc., i quali parleranno e/o si esibiranno in 10 diversi spazi. Nove di questi luoghi, eterogenei per filosofia, sono concentrati nel centro di Bologna, solo Leggere strutture art factory (via Ferrarese 169/A) si trova spostato verso la periferia.

Dedicata alla figura di Amelia Rosselli nel ventennale della sua scomparsa, la quarta edizione di BIL apre oggi, giovedì 12 maggio, alle 20.30 da EPS factory (via Castiglione 26) con “La sorpresa dello sguardo. Amelia Rosselli e gli altri”, mostra fotografica di Dino Ignani che rimarrà poi aperta dalle 18 alle 21 fino a giovedì 19 maggio. Ignani è, a tutti gli effetti, il fotografo dei poeti italiani. La gran parte dei nostri maggiori autori di poesia sono stati ritratti attraverso le ottiche della sua macchina fotografica, come documenta una sezione del suo sito (www.dinoignani.net). Da EPS verranno proposte dieci immagini di grande formato (70×50), la maggior parte delle quali ritrae Amelia Rosselli nel corso del tempo, più uno slideshow di immagini dei poeti italiani più rappresentativi secondo il punto di vista di Ignani.

L’inaugurazione della mostra è solo l’apertura della serata in onore di Amelia Rosselli. Dopo “La sorpresa dello sguardo” verrà dato spazio a una performance trilingue (Lament upon mine not receiving what was due’t to me) tratta dai testi della Rosselli, per le voci di Francesca Del Moro, Giusi Montali e Agnese Leo, con partitura musicale di Gian Paolo Guerini. A seguire, un intervento critico di Niva Lorenzini sulla poesia di questa grande autrice del Novecento, una installazione (Risonanze) della fotografa e video-artista Chiara Cossu e, a concludere, la presentazione del numero 74 della rivista “Nuovi argomenti”, che dedica una sezione corposa al lavoro sulla lingua poetica appunto di Amelia Rosselli.

Ma l’attenzione al lavoro poetico di Rosselli non è concentrato nella sola giornata di apertura. “Il focus su questa autrice verrà seminato in tutte le giornate del festival”, afferma Campi. E a scorrere il programma completo, questo si nota.
Per esempio, sempre da EPS il 13 (ore 20.30), poi da Leggere strutture il 14 (ore 20) e da CostaArena il 23 maggio (ore 17.30), vi sarà la presentazione “per frammenti” della raccolta di contributi critici e creativi Il colpo di coda. Amelia Rosselli e la poetica del lutto (Marco Saya editore). Invece il 27 maggio, presso il Cassero LGBT (20.30), curata da Daniela Rossi, prende avvio la tavola rotonda Rime per un altro secolo, con gli interventi di Cecilia Bello Minciacchi, Adriano Engelbrecht, Patrizia Mattioli e la presentazione di un raro video che riprende l’autrice negli anni Ottanta, durante la composizione di Appunti sparsi e persi per la casa editrice Aelia Laelia di Reggio Emilia.

BIL non è comunque solo Amelia Rosselli. La sua volontà resta sempre quella di allargare il proprio sguardo ad “artisti che rivestono la loro scrittura di progettualità, come Amaducci, Manca, Voce”.
Un concetto, quello della progettualità, ripreso in “Stratificazioni (arte-fatti contemporanei)”, titolo che il festival ha voluto darsi per questa quarta edizione. E che prevede altre interessanti performance proposte da Eleonora Manca (27 maggio) e Francesca Lolli (13 maggio) o, ancora, Tiziana Cera Rosco con Perdonatemi (13 maggio) e Lello Voce con Il fiore inverso (27 maggio).

BIL si chiuderà il 28 maggio con la consueta maratona di letture poetiche. Un marchio che contraddistingue il festival da sempre e che coinvolge il pubblico della poesia, chiedendogli di muoversi da luogo a luogo per ascoltare la voce degli autori. Di farsi cioè spettatore attivo, non consumatore passivo di poesia e di poeti.
Non male per un festival autoprodotto e da sostenere.

Programma completo disponibile qui.

12 maggio 2016

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