Fra Tempo, Parole e Suono. La maturità dei 99 Posse

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La storica band napoletana a Bologna per un doppio appuntamento col pubblico il 21 maggio: incontro da Ibs.it bookshop e concerto al Laboratorio Crash

 

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Chi: 99 Posse
Cosa:
 incontro e presentazione del nuovo disco, concerto
Dove: Ibs.it Book Shop (incontro) in Piazza dei Martiri 5; Laboratorio Crash (concerto) via della Cooperazione 10
Quando: sabato 21 maggio

di Sergio Rotino

Doppio appuntamento bolognese per i 99 Posse, che questo sabato 21 maggio presenteranno il loro nuovo album Il Tempo. Le Parole. Il Suono.

La storica band napoletana a Bologna per un doppio appuntamento col pubblico il 21 maggio: incontro da Ibs.it bookshop e concerto al Laboratorio Crash

 

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IN BREVE Chi: 99 Posse Cosa: incontro e presentazione del nuovo disco, concerto Dove: Ibs.it Book Shop (incontro) in Piazza dei Martiri 5; Laboratorio Crash (concerto) via della Cooperazione 10 Quando: sabato 21 maggio

 

di Sergio Rotino

 

Doppio appuntamento bolognese per i 99 Posse, che questo sabato 21 maggio presenteranno il loro nuovo album Il Tempo. Le Parole. Il Suono.

E se nel pomeriggio a partire dalle 18, presso Ibs.it bookshop in piazza dei martiri 5, chi ama il gruppo napoletano potrà sentir parlare di questa nuova esperienza dalla viva voce di Luca Persico, Marco Messina, Massimo Jovine e Sacha Ricci e farsi firmare l’album, la sera potrà invece ascoltare la potente miscela dei suoni che fuoriesce da nuovi e vecchi brani negli spazi del Laboratorio Crash, in via della Cooperazione 10.

La data di Bologna è la penultima per il #‎TPS‬ Tour, che ha visto la band muoversi lungo l’Italia in questo ultimo periodo e propone il gruppo dal vivo con il nuovo materiale.

Il nuovo album, uscito il 22 aprile per A1 Entertainment, segna una specie di svolta nella loro carriera. Se due anni fa Curre curre guagliò 2.0 indicava lo zenith di un determinato modo di fare antagonismo attraverso testi e musica, di porsi frontalmente costi quel che costi davanti alle situazioni e alla realtà sociale e politica del nostro paese, con Il Tempo. Le Parole. Il Suono. inizia una nuova fase.

Sedici brani, sedici canzoni, che compongono questo nuovo lavoro e che non tradiscono le attese di chi conosce il gruppo napoletano. Sedici tracce che confermano e approfondiscono le qualità dei 99 Posse, ma li pongono sotto una luce diversa. Immutata resta la capacità di guardare al mondo che circonda ognuno di noi attraverso l’antagonismo e la critica, ma in molti dei testi che compongono l’ultimo lavoro la riflessione pare essersi fatta più profonda, meditata, capace di scontrarsi con le contraddizioni del quotidiano per uscirne rafforzata. L’istintualità che si percepisce nei testi che Persico ha scritto, non viene mai meno. Detto diversamente: le parole che li compongono paiono aver acquistato maggiore spessore e peso specifico, una sicurezza nel dire che le rende ma più complesse per i ragionamenti che contengono, capaci di penetrare questo tempo dove tutto pare essere scollato da tutto.

Chi conosce il lavoro dei 99 Posse dall’inizio potrebbe rimanere relativamente interdetto, ma troverà sicuramente pane per i suoi denti. Anche molto difficile da masticare quando nel secondo brano, Combat reggae, sotto un incedere reggae sentirà ‘O Zulù dire prima “nuje simmo ’e guagliune ca non se fanno capace” e subito dopo “simm’e viecchie ca nun trovano pace”. Ecco, è qui il nuovo corso della band napoletana: sapersi posizionare come antagonisti che hanno un passato, una esperienza. Grazie a essa possono ragionare sul presente, trovare nuove strade per dire “no” a chi macina verità non vere così da anestetizzare gli animi. E possono fare da collante fra chi non capisce bene dentro cosa sta vivendo e chi attraverso questa situazione vi è già passato, come potrebbe indicare l’idea di “tramite” in Va bene.

Se il disco precedente era pieno di collaborazioni, anche Il Tempo. Le Parole. Il Suono. ne propone non poche, spaziando fra vecchi e nuovi nomi, vecchi e nuovi approcci musicali. Per cui sempre in Combat reggae troviamo la voce di Mama Marjas a coadiuvare Persico, ma nella struggente Vocazione rivoluzionaria ecco che compare Enzo Avitabile. E ancora, ottimi gli innesti de Lo stato sociale in Tempi un poco strani o di Speaker Cenzou in Prosperano i mostri.
Sorprendente è anche Rocco Hunt in Sento una musica, forse uno dei pezzi più belli di tutto il disco, dove elettronica e voci vanno a costruire una miscela ficcante, di grande pathos. E non da meno sono gli interventi di Valerio Jovine in Ve lassammo cca’ e di Andrea D’Alessio all’interno di La difficoltà.

La musica resta sempre una grande sorpresa nei lavori dei 99 Posse. Qui il meticciato sonoro che li contraddistingue da sempre, torna con tutte le sfaccettature immaginabili. Non solo reggae, ma anche soluzioni più classiche, riprese dalla tradizione, accenni a certa elettronica anni 80, soluzioni vicine al folk. Insomma Il Tempo. Le Parole. Il Suono. spazia e in questo suo spaziare che arriva a lambire la melodia, rafforza la sua identità e la carica di un vigore nuovo, di una sensibilità che si è allargata e, anche qui, fatta più profonda, più motivata. Questo capita di provare ascoltando canzoni come Dentro i tuoi occhi e la conclusiva 87 ore, già sigla finale del film documentario di Costanza Quatriglio, “87 ore. Gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni”.

19 maggio 2016

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