Marzo all’Arena del Sole. Pasolini, De Filippo, step child adoption

Mese ricco di proposte interessanti per il teatro di via Indipendenza

non ti pago teatro

IN BREVE Chi: Arena del Sole  Cosa: spettacoli di marzo 2017  Quando: 14-31 marzo 2017  Dove: Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna Info: arenadelsole.it

Pochissimi giorni alla primavera, ma i teatri non si svuotano e offrono ancora una proposta molto valida e varia per la seconda parte del mese. Oggi approfondiamo, segnalandoveli, gli appuntamenti più importanti dell’Arena del Sole, che tra le due sale in Via Indipendenza e la sua propaggine in via delle Moline proporrà quasi ogni sera uno spettacolo.

Partiamo dal 14 marzo. E consentiteci di dirlo, una partenza col botto. Sul palcoscenico l’attualissima questione della stepchild adoption. Unica serata per Geppetto e Geppetto, questo il titolo della rappresentazione prodotta dal Teatro Stabile di Genova. Lo scontro tra due uomini, uno giovane e uno adulto, che cercano entrambi il riconoscimento di una paternità, che non può avere la stessa funzione che ha in una famiglia eterosessuale. E’ il desiderio di un Geppetto di farsi amare da un figlio che non è sangue del suo sangue, ma generato dal seme del proprio compagno. E’ il desiderio di un ragazzo di ritrovare una figura paterna, vissuta nell’assenza di una figura materna, che lo possa accompagnare nel mondo degli adulti senza il peso della mancanza. Alla luce dei dibattiti dell’ultimo anno e delle recenti sentenze dei tribunali, un tema da seguire nei suoi meandri più intimi focalizzati dal teatro.

Più classicheggiante il proseguimento, dal 16 al 19 marzo. Titolo da stagione di prosa: Eduardo De Filippo e il suo Non ti pago, per la regia di Luca De Filippo, all’interno della monografia dedicata al regista partenopeo. Nel cast Gianfelice Imparato, attore formatosi proprio con Eduardo, e Carolina Rosi, la figlia del grande maestro del cinema, Francesco. Un must per ogni appassionato della storia del teatro italiano tradizionale.

23 e 24 marzo in scena Pier Paolo Pasolini e il suo Porcile, testo che di anno in anno sta diventando un punto di riferimento teatrale per tutti gli operatori del settore. La firma è di un grande nome del teatro come Valerio Binasco, che prova a restituire la cifra più autentica della rivoluzione filosofica del Pasolini che condanna il consumismo e tesse le lodi per l’istinto primordiale del vitalismo, offuscato da quel male, peggiore anche del fascismo, chiamato massificazione coatta. Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro Metastasio di Prato e dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Al Teatro delle Moline, invece, lunga striscia di appuntamenti (14-31 marzo) con L’arte del teatro, dal testo e dalla regia di Pascal Rambert. La drammaturgia ruota tutta attorno ad un uomo che spiega al suo cane il mestiere dell’attore, un monologo di disincanto all’epoca di un teatro che sembra irrimediabilmente appassito.

10 marzo 2017

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