William Eugene Smith e gli anni Cinquanta di Pittsburgh arrivano al MAST di Bologna

170 opere dell'artista americano raccontano un mondo di luci e ombre

IN BREVE Cosa: Mostra, W. Eugene Smith: Pittsburgh ritratto di una città industriale Quando: 17 maggio – 16 settembre 2018 Dove: MAST, Via Speranza, 42 Bologna Costo: ingresso gratuito Info: Sito MAST

Negli anni Cinquanta Pittsburgh conta 700 mila abitanti, è la città più popolosa degli Stati Uniti. Giacimenti di carbone e l’affaccio sul fiume hanno reso il luogo tra i più importanti centri industriali del mondo. La metà dell’industria siderurgica americana è prodotta dalla Steel City, città d’acciaio.

Nel 1955 tra le polverose strade della città si trova anche W. Eugene Smith, il fotografo ha appena chiuso i rapporti con la rivista Life e sta portando avanti un nuovo progetto per l’agenzia Magnum, vuole raccontare la città attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Il progetto avrebbe dovuto durare tre mesi, ma non verrà mai veramente completato come avrebbe voluto l’artista.

Per anni W. Eugene Smith fotografa tutti gli strati della popolazione cittadina e il paesaggio urbano in trasformazione. La mostra Pittsburgh ritratto di una città industriale inaugurata il 16 maggio al MAST di Bologna racconta questo documentario con 170 opere del fotografo.

L’iniziativa è ambiziosa, la più grande organizzata per l’artista in Italia fino a oggi. Il risultato è affascinante, le foto in mostra sono crude e intime. La raccolta di opere mostra come l’artista abbia trasportato sulla pellicola la patina ruvida della società di Pittsburgh. Al centro della narrazione vi è lo scontro costante tra il nero, che per lui rappresenta la morte, e la luce, che invece indica la speranza. C’è un richiamo alla fotografia documentaria degli anni precedenti andando oltre, verso il racconto di un nuovo umanesimo e offrendo una lettura personale della spasmodica crescita che sta vivendo la città. Con la collaborazione del Carnegie Museum of Art di Pittsburgh la mostra curata da Urs Stahel è un’ottima occasione per avere uno squarcio senza fronzoli sulla vita all’interno di quel mondo che Smith ha catturato e messo su pellicola, dalle studentesse in biblioteca agli operai in fabbrica.

La mostra è visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica in orario 10-19.