Cuore in Gola per Santarcangelo Festival

Torna il celebre evento delle arti performative, tra i più attrattivi della Romagna

santarcangelo festival 2018

Cosa: Santarcangelo Festival Dove: Santarcangelo di Romagna Quando: 6-15 luglio 2018 Costo: da 4 € a 18 € | Abbonamento a 4 spettacoli 40 €; a 10 spettacoli 90 € Info: Sito Santarcangelo Festival

È possibile attraversare la paura insieme? La 48^ edizione di Santarcangelo Festival, dedicato alla performance contemporanea internazionale, che si terrà a Santarcangelo di Romagna (RN) da venerdì 6 a domenica 15 luglio 2018, si muove attorno a questa domanda.  Cuore in gola è  infatti il claim dell’edizione 2018, la sensazione che prende quando si entra per la prima volta in un bosco di notte. Un’edizione, la seconda diretta da Eva Neklyaeva e Lisa Gilardin, che avrà come fil rouge il desiderio di riappropriarsi della connessione fra mistero, natura ed emozioni, esorcizzando la paura, elemento cruciale del contemporaneo, in nuova matrice di coesione.

Al festival sono previsti oltre 150 appuntamenti, realizzati da 54 formazioni da tutto il mondo, con più di 200 artisti e quasi 250 tra adulti, adolescenti e bambini coinvolti nei progetti artistici partecipati. Dalla Norvegia arriva per la prima volta in Italia la coreografa Ingri Fiksda che proporrà due performance, una all’imbrunire sulla radura di un bosco e un’altra all’alba sulla spiaggia riminese. E ancora nel bosco lo svedese Markus Ohrn sistemerà un palco, lungo l’Uso, dove ogni notte sfileranno artisti di natura diversa.

Si diceva del coinvolgimento. LA URUGUAYNA Tamara Cubas aprirà venerdì 6 il festival con una performance allo Sferisterio che coinvolgerà una settantina di santarcangiolesi mentre la greca Panagiora Kallimani presenterà il risultato di un laboratorio con una ventina di bambini delle scuole Pascucci dopo tre settimane di lavoro. Anche Muna Mussie con Oasi, coproduzione del Festival, riflette sulla natura e sulle paure connesse ai suoi elementi, animali soprattutto, chiusa in a una sfera trasparente, in solitudine. Muna presenterà anche Punteggiatura, un’opera d’arte collettiva realizzata grazie al dialogo con un nucleo di donne di differenti provenienze del territorio bolognese.

Al di là della ricca piattaforma internazionale (impreziosita ad esempio dall’australiana Nicola Gunn, rivelazione all’ultimo Coil Festival di New York) va segnalata la presenza di performer italiani capeggiata dagli artisti di casa, i Motus, che presentano, oltre al fortunato ‘Panorama’ realizzato con gli attori della Ma- Ma. Anche quest’anno la musica avrà un ruolo cruciale:  torna Imbosco, il dopofestival a ingresso gratuito realizzato in un tendone da circo nascosto tra gli alberi, un luogo in cui quando cala la notte e gli spettacoli sono terminati hanno inizio musica e ballo, con dj italiani e internazionali in consolle, come Trepaneringsritualen, progetto da solista del musicista svedese Thomas Martin Ekelund, si configura come un live act estremo che esplora i temi della religione, del magico e dell’occulto.

In questo articolato contesto il pubblico è chiamato a essere, in molti casi, co-creatore dell’esperienza di spettacolo e il Festival può davvero dirsi realizzato con il supporto della comunità, quella locale e quella temporanea di spettatori, performer, attivisti, operatori. Come nel caso di Multitud di Tamara Cubas che aprirà il Festival il 6 luglio con una performance che coinvolge 70 volontari provenienti dal territorio. La domanda di partecipazione è aperta a tutte e tutti, senza limiti di età, e implica la partecipazione a un workshop condotto dall’artista a Santarcangelo dal 28 giugno al 5 luglio e la presenza alle repliche (per info scrivere a callsantarcangelo@gmail.com). O come nel caso dei progetti realizzati con la comunità di teenager locali: non scuola / Teatro delle Albe, Let’s revolution e Wash Up – Eva Geatti & Slander.

In aggiunta al programma di performing art, Santarcangelo Festival ospita, come ogni anno, un mercatino artigianale, propone un’offerta di ristorazione vegan-friendly, con alimenti eco-sostenibili locali, un programma di proiezioni gratuite all’aperto ogni sera, una serie di attività sportive all’aperto. Oltre a questi progetti, la programmazione comprende workshop, talk, momenti condivisione di pratiche, incluso un programma speciale dedicato agli “umarell” (anziani osservatori della corretta esecuzione dei lavori pubblici), con tour guidati negli allestimenti per illustrare la complessa realizzazione di spazi spettacolo temporanei. Infine tra i modi di spiazzare la paura, il centro sociale MACAO di Milano propone invece la cura di sé e la creazione di una comunità affettiva, da un lato coinvolgendo 25 professionisti e artigiani del corpo tra parrucchieri, massaggiatori, estetisti e cartomanti che invaderanno Piazza Ganganelli nei due weekend, dall’altro sviluppando una sorta di economia circolare grazie alla creazione di una criptomoneta, Santa Coin, da utilizzare per pagare biglietti, ristorante, dopofestival e tutto il resto.

Queste sono solo alcune delle anticipazioni di una nuova edizione del festival che si prospetta ricca di emozioni forti.