Future Film Festival 2018: ci siamo!

Dal 29 maggio al 3 giugno Bologna guarda il futuro

Cosa: Future Film Festival, 20ª edizione, i nostri suggerimenti Quando: da martedì 29 maggio a domenica 3 giugno 2018 Dove: Proiezioni al Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna Costo: da 9 a 5 euro (varie riduzioni possibili) Immagine: Mutafukaz Info: futurefilmfestival.org

Parte oggi il Future Film Festival, appuntamento internazionale con l’animazione e le nuove tecnologie che, alla sua ventesima edizione, dal 29 maggio al 3 giugno, mette Bologna al centro di un turbine di suggestioni tematiche e tecniche, di sguardi d’autore ricercati in tutto il mondo. Luogo centrale per le proiezioni, ancora il Cinema Lumiére.

Quest’anno è stato segnato dalla scomparsa di Isao Takahata, genitore, assieme ad Hayao Miyazaki, dello Studio Ghibli. La retrospettiva completa dei suoi lungometraggi – splendida e dovuta –  attraversa questa edizione del FFF e ne rappresenta l’ossatura.

Ricordi Struggenti – il cinema di Isao Takahata, comincia oggi con I miei Vicini Yamada (29 maggio 22.30, 31 maggio alle 16.00), e continua con il primo, pionieristico film del 1968 La grande avventura del piccolo principe Valiant (30 maggio 16.15, 3 giugno 22.30). Si continua il 30 maggio con Pom Poko (30 maggio 22.15, 1 giugno 14.00), opera ecologista dai tratti fortemente visionari con protagonisti i tanuki, sorta di procioni molto amati dai Giapponesi, seguito il 31 maggio alle 20.15 (e in replica il primo giugno alle 11.30) da La Storia della Principessa Splendente, nel 2013 ultima opera del maestro e per molti versi il suo capolavoro: una favola meravigliosa che nasce dalla tradizione, un incontro prezioso fra arte e narrazione, spiritualità e umanità.

La storia rurale e quotidiana di Pioggia di Ricordi è in programmazione il primo giugno alle 22.00 e il 2 alle 10.00, seguita il 2 giugno alle 20.15 da Panda! Go, panda! (replica 3 giugno 12.15), anche questo alle origini della coppia Takahata Miyazaki (dove quest’ultimo firma la sceneggiatura). Chiudono Goshu il violoncellista (2 giugno alle 22.00, 3 giugno alle 14.00) e il 3 giugno alle 20.00 Una Tomba per le Lucciole (anche il 2 giugno alle 12.15), la storia di un ragazzo e la sua sorellina dispersi negli orrori della seconda guerra mondiale, unanimemente riconosciuto come uno dei film più dolorosi mai realizzati. A completare l’esperienza, sabato 2 giugno alle 15.00 al MAMbo, la tavola rotonda a ingresso libero sull’arte di Takahata, con Luca Della Casa, Emiliano Mammucari, Claudio Acciari, e il coordinamento di Enrico Azzano.

Tracciamo una panoramica sulle altre sezioni del Festival cominciando dal Platinum Grand Prize, che presenta dieci titoli in concorso. Fra questi, la coproduzione franco giapponese Mutafukaz (29 maggio 18.00, 30 maggio 22.30), piena di esserini allucinati alle prese con l’ultraviolenta vita di strada. Tehran Taboo (30 maggio 20.15, 1 giugno 16.15) porta uno spaccato quotidiano crudo e realistico, trasfigurandolo ed esaltandolo con la tecnica del rotoscopio, mentre viene dal Canada Window Horses: The Poetic Persian Epiphany of Rosie Ming (2 giugno 14.00, 3 giugno 20.00), che per raccontare la storia di una giovane poetessa canadese di origini cinesi, gioca con la semplicità e la leggerezza delle figure.

Molti titoli interessanti nella sezione Premiere, dove compare anche l’ultimo film (rigorosamente live) a marchio Soderbergh, Unsane (29 maggio 20.00, 30 magio 14.00), thriller sincopato girato con uno smartphone.  On Happiness Road (29 maggio 14.00, 30 maggio 20.00) offre l’occasione, per noi tutt’altro che solita, di avvicinarsi all’animazione taiwanese, con lo sguardo delicato dell’autrice Hsin Yin Sung sulla memoria familiare e comunitaria. È una promessa cinese, invece, quella di Big Fish and Begonia (30 maggio 18.00, 3 giugno 16.00), successone in patria che offre una storia fantastica adatta anche i più piccoli (purché sufficientemente grandi da seguire i sottotitoli). Candidato all’ultimo Oscar per l’animazione, ma ancora lontano dalla distribuzione ufficiale nelle nostra sale, The Breadwinner (31 maggio 22.30, 2 giugno 16.00) ci porta nell’Afghanistan del 2001; è firmato da Nora Twomey, coautrice di The Secret of Kells e La Canzone del Mare, e merita dunque tutta la nostra attenzione. Mary and the Witch Flower (1 giugno 20.00, 2 giugno 18.00), infine, ricopre il ruolo del solido film nipponico d’impronta Ghibli. La storia della streghetta Mary, infatti, viene da Hiromasa Yonebayashi, già autore di Arrietty e Quando c’era Marnie.

Non mancano le rassegne di cortometraggi, distribuite in cinque serate in Piazzetta Pier Paolo Pasolini e, tutti i giorni e a ingresso libero, lo spazio per le esperienze di realtà virtuale. Ma chiudiamo con la segnalazione di un paio di eventi speciali, due film restaurati con definizione in 4K: il primo è Legend of the Mountain di King Hu, da vedere il 31 maggio alle 22.30, il secondo The Fabulous Baron Munchausen, al Lumière il primo giugno alle 20.15.

Buone visioni.