Some prefer cake 2018, 10^ edizione a Bologna

Qualcuno preferisce il cinema lesbico

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Cosa: Some Prefer Cake – Bologna Lesbian Film Festival – X edizione | Quando: dal 21 al 23 settembre 2018 | Dove: Nuovo Cinema Nosadella, via dello Scalo 21/via Lodovico Berti 2/7 – Bologna | Official Party a Elastico Fa/Art, via dell’Arcoveggio 49, Bologna | Costo: singolo 6 euro, abbonamenti disponibili | Info: www.someprefercakefestival.com 

Torna dal 21 al 23 settembre, giunto alla sua decima edizione, Some Prefer Cake – Bologna Lesbian Film Festival, il festival internazionale di cinema lesbico ideato da Luki Massa e Marta Bencich, da quest’anno diretto da Comunicattive e dall’Associazione Luki Massa e realizzato con una campagna di crowdfunding.

La formula vincente che ha fatto apprezzare il festival in tutti questi anni rimane essenzialmente invariata: le proiezioni si riconfermano al Nuovo Cinema Nosadella (Via dello Scalo 21, Via Lodovico Berti 2/7), e rimane viva l’attenzione rivolta a produzioni indipendenti, progetti artistici e narrazioni politiche sotto l’egida dei macrotemi del lesbismo e femminismo.
Tre giorni di film e documentari, fra cui anche due importanti anteprime: Nothing to lose dell’attivista e performer Kelli Jean Drinkwater e Water Makes Us Wet – An Ecosexual Adventure di Annie Sprinkle.

E in più cortometraggi, storie, incontri e mostre per connettersi alle vite e alle lotte di lesbiche e femministe in tutto il mondo e l’immancabile party in programma per sabato 22 dalle 23.30 a Elastico Fa/Art (via dell’Arcoveggio 49, Bologna).

Il programma prevede la proiezione di 10 film e 10 corti, e viene inaugurato dall’anteprima europea del documentario Nothing to lose (Australia 2018, 72′) di Kelli Jean Drinkwater. Dopo aver letteralmente sbancato al Sydney Festival 2015, Nothing to lose è diventato un piccolo culto per gli amatori dell’ambiente e ha attirato l’attenzione di media e riviste internazionali.

La regista parte dall’ideazione e implementazione di un’esibizione di danza contemporanea della coreografa Kate Champion, in cui danzano non le solite silfidi imbronciate, ma persone queer, trans, lesbiche dai corpi non conformi, esuberanti nelle loro forme.
Lo spettacolo che ne nasce è la rappresentazione di corpi reali in movimento, che esprimono il coraggio, la grazia e l’energia allo stesso tempo, trasformandosi in veicolo politico per il cambiamento socio-culturale. È un’esplorazione impenitente e impertinente che ha il benefico effetto di farci riconsiderare quello che di solito chiamiamo ‘armonioso’, ‘bello’, ‘adeguato’.

Sabato 22 settembre (ore 18.00) anteprima italiana per il documentario Water Makes Us Wet – An Ecosexual Adventure (USA 2017, 75′) realizzato dall’attivista e performer Annie Sprinkle insieme alla compagna Elizabeth Stephens, fondatrici del movimento ecosessuale. Cosa è ecosessuale? È l’idea secondo la quale vivono Annie ed Elizabeth: invece di continuare a pensare alla Terra come madre, hanno cominciato a concepirla come vera e propria amante, cui dare il proprio amore in modo più empatico e paritario. Con una poetica che mette insieme curiosità, humor, sensualità e istanze sociali importanti, il film viaggia sulle ruote dell’unità mobile E.A.R.T.H. Lab, insieme ad Annie, ex sex worker, e Beth, professoressa, e il loro cane Butch.

Nel viaggio strampalato che intraprendono, e che ha come obiettivo creare consapevolezza intorno al tema dell’acqua, le due donne incontrano artisti, biologi, esperti, studiosi e altri, attraverso un crescendo di intensità che culmina con la consapevolezza delle protagoniste della centralità dell’elemento dell’acqua per la vita. Niente di più semplice, niente di più difficile.

Di interesse anche il docu-film Silvana (Svezia 2017 – 91′) in programma venerdì 21 settembre alle ore 22. Silvana, rapper svedese trentenne, nata da madre lituana e padre siriano, per il suo vissuto non può fare a meno di essere anti-razzista, anti-sessista e femminista. In una delle prime scene la vediamo urlare da un megafono “Sfasciamo il patriarcato!”: il personaggio è servito. Da underground a icona, viene seguita nelle sue performance e anche nel dietro le quinte, dove parla dello squallore della Svezia conservatrice e xenofoba e dove la vediamo nella sua relazione con la cantante Beatrice Eli.

Come già accennato, Some prefer cake non si orienta solo sui lungometraggi: il festival è anche palcoscenico per cortometraggi, con la formula Corti a colazione.             
Sabato 22 e domenica 23 dalle 10.30 dopo una colazione insieme al Nuovo Cinema Nosadella, iniziano le proiezioni dei cortometraggi in concorso, fra coming out, amori, esperienze di vecchiaia, visioni affettive particolari.

Fra queste una produzione italiana, il cortometraggio Non è amore questo (Italia 2017, 33′, fuori concorso) della filmmaker Teresa Sala che sarà presente in sala con la protagonista del documentario, Barbara Apuzzo.  È un corto in cui Barbara parla in prima persona e non ha bisogno di intermediari o filtri narrativi altri: la sua “prima persona” è potentissima e intensa e con frasi semplici, eppure mai banali, ci dà la mano per immergerci nella sua vita sessuale e affettiva che non si cela ma, al contrario, ha la tendenza a esplodere.

Il racconto personalissimo ma paradigmatico di Barbara rompe con i facili moralismi del disabile da pensarsi solo come destinatario di cure e assistenze, e mette in campo una finta novità: e cioè che il desiderio è trasversale, universale e non conosce limiti o barriere di sorta.

In questa cornice trovano il loro senso e la loro funzione anche gli incontri Quality, gender, sex, tv (sabato 22 settembre ore 11.00), un’occasione per porre domande sulla rappresentazione della sessualità e dell’intera esistenza femminile nelle serie tv.

Alle 17 di sabato, in collaborazione con Libreria delle donne, rete Attraverso lo specchio e Uaar Bologna, Sara Garbagnoli e Massimo Prearo presentano La crociata «anti-gender».

Il giorno dopo (domenica 23 settembre) alle ore 13 Pranzo a colori a cura della libreria Tuba di Roma con le fumettiste Frad e Julie Maroh e alle ore 17 presentazione in anteprima di L’emersione imprevista. Storia del movimento delle lesbiche di Elena Biagini (uscita prevista per novembre 2018), dedicato alla storia del movimentismo lesbico in Italia.