IN BREVE Cosa: Biografilm Festival 2020 DOVE: Bologna, ovunque QUANDO: 5-15 giugno 2020 Costo: visioni gratuite con prenotazione Info e visioni online: mymovies.it/live/biografilm/ immagine da #UNFIT – The Psychology of Donald J. Trump
Partito è partito. La serata di gala della XVI edizione del Biografilm Festival | International Celebration of Lives, quella che inaugura come ogni anno la kermesse cinematografica e la stagione estiva bolognese, si è svolta la sera del 4 giugno presso l’Unipol Virtual Auditorium offrendo la visione del notevole Master Cheng, ultima prova del regista finlandese Mika Kaurismäki.
Gli invitati se lo sono goduti da casa, accedendo con i personali dispositivi elettronici connessi. Oggi invece inizia tutta la rassegna, che accompagnerà gli appassionati cinefili fino al 15 giugno, data che sarà da cerchiare in rosso su tutti i calendari possibili.
In effetti questa edizione del Biografilm è tutta da ricordare. Non solo perché è il primo festival internazionale visibile sull’intero territorio nazionale (e anche oltre confine) grazie alla “congiunzione” con la piattaforma MyMovies. Non solo per i quarantuno film e gli eventi offerti, ma per altri due motivi. Questa è l’edizione che segna il passaggio di testimone a livello di direzione artistica fra Andrea Romeo (fondatore del Biografilm nel 2005) e Leena Pasanen, quindi fra due modi di intendere il festival e fra due approcci nella visione dello stesso, come si capirà meglio nei prossimi anni.
È anche l’edizione che segnerà la riapertura delle sale cinematografiche. Infatti la conclusione del Festival avverrà, seguendo tutte le procedure necessarie previste, presso il Pop Up Cinema Medica Palace di Via Monte Grappa, con la visione de Gli anni che cantano, il film di Filippo Vendemmiati che ripercorre la storia pluridecennale del Canzoniere della Lame. Sarà anche l’occasione per assistere alla cerimonia di premiazione per quanto riguarda i film vincitori delle varie sezioni e, crediamo, per fare il punto della situazione, così da lanciarsi verso l’edizione 2021.
«È fantastico avere una reale proiezione dal vivo almeno per l’ultimo giorno del festival» ha commentato la direttrice Pasanen. «Lo considero un segno di speranza, un momento che ci porta verso la normalità».
Per il Biografilm, come per tante altre realtà che con il cinema hanno a che fare (pensiamo anche a Cannes, a Venezia ecc.), questa è giocoforza un anno di passaggio, dove si è cercato di resistere alla voglia di mollare le redini con la forza della ragione. Questo ha permesso allo staff intero di ricompattarsi attorno a un progetto che ha nel digitale il suo cuore. Ma il lavoro non è stato certamente indolore. «Se guardate il colore dei miei capelli» ha detto Pasanen durante la conferenza stampa, «capirete il travaglio che ho e che abbiamo passato in questo periodo di quarantena».
Il digitale, dunque, è stata l’ancora di salvezza per la programmazione. «L’uso dell’online non è necessariamente negativo» afferma Pasanen «e potrà darci nuove possibilità anche in futuro». Quindi per il Biografilm è stato un elemento, oggi, di sperimentazione, che resterà in parallelo con la sala nelle prossime edizioni. La Pasanen si dice comunque giustamente orgogliosa di «dirigere il primo festival italiano di cinema, che propone una versione online a cui può accedere chiunque si trovi in Italia».
I FILM
Come abbiamo detto, la programmazione on line della XVI edizione del Biografilm si poggia sulla programmazione di quarantuno film.
Si parte venerdì 5 alle 19 e si chiude alle 23 con una tripletta da non-stop.
A inaugurare ufficialmente il Biografilm 2020 è Faith di Valentina Pedicini, una anteprima italiana in cui ex campioni di arti marziali e ferventi cristiani si preparano a fronteggiare il Male con preghiere notturne e allenamenti faticosissimi, vivendo isolati. Alle 21 è la volta di In a future april (In un futuro aprile), film di Francesco Costabile e Federico Savonitto. Altra anteprima Italiana in cui si raccontano, attraverso la voce e i commenti di Nico Naldini, poeta e scrittore ma soprattutto cugino, gli anni giovanili, di formazione, di Pier Paolo Pasolini.
Alle 23, per chi è riuscito a prenotarlo, un pezzo grosso della programmazione di tutti i dieci giorni festivalieri: Kubrick by Kubrick, film diretto da Gregory Monro, che restituisce un ritratto a tutto tondo del maestro del cinema. È uno sguardo non eccentrico, ma ficcante, al mondo interiore ed esteriore di questo grande regista.
Nei giorni successivi, da segnalare il 6 giugno alle 19 Wake up on mars (Réveil sur mars), di Dea Gjinovci, dove si racconta la surreale e angosciante realtà di una famiglia rom esiliata in Svezia. Il 10 giugno alle 17 è la volta di Self portrait (Selvportrett), per la regia di Katja Hogset, Margreth Olin e Espen Wallin. Un film norvegese al cui centro spicca la figura della fotografa anoressica Lene Marie Fossen, che con la sua arte vuole fare luce sui pregiudizi attorno alla sua malattia. Sempre il 10 giugno, ma alle 21, imperdibile #UNFIT – The psychology of Donald J. Trump. Il film di Dan Partland indaga su Donald Trump, chiedendosi se il presidente degli States è adatto per il ruolo di presidente degli States. A rispondere, vari esperti di salute mentale. Il quadro non è rassicurante. Altre due pellicole interessanti sono Margaret Atwood: A word after a word after a word is power (12 giugno, ore 14). Il film diretto a quattro mani da Peter Raymont e Nancy Lang si focalizza sul mondo personale, intimo dell’autrice de Il racconto dell’ancella, ricavandone una visione altrettanto unica. Claudio Zulian firma invece We were not born refugees (No nacimos refugiados). All’interno della pellicola si incrociano le storie di otto rifugiati che hanno dovuto prendere una decisione cruciale: scegliere l’esilio per fuggire l’oppressione.
DIRECTORS NOTES
Le Directors notes rappresentano la la possibilità di incontrare gli autori e le autrici dei film in programma. È sempre stato uno dei valori del Festival, che riesce a mantenerlo anche per questa edizione grazie alla modalità digitale, sotto un nuovo nome. Sono interviste informali già registrate con alcuni dei registi presenti quest’anno.
Fra i dieci proposti, compare Valentina Pedicini, regista di Faith, in dialogo con Caterina Mazzucato, Italian programmer per Biografilm Festival. Ma anche Mika Kaurismäki, che dialoga con la direttrice Leena Pasanen. A seguire, fra gli altri, Rithy Panh, regista di Irradiated (Irradiés); Sophia Luvarà, di Parola d’onore (Sons of Honour), con Roberto Di Bella ex Presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, insieme a Elisa Palagi; Jørgen Leth, regista di I Walk; Filippo Vendemmiati, regista di Gli anni che cantano, con Janna Carioli, intervistati da Caterina Mazzuccato.
UN PO’ DI NUMERI E QUALCHE SEZIONE
Quest’anno i film proposti dal Biografilm provengono da 25 paesi. Il 37% di essi sono opere prime mentre il 39% presenta registe donne.
Oltre alle Directors Notes, quest’anno compare una nuova sezione, titolata Meet the Masters. Al suo interno trovano spazio le ultime opere di tre filmaker. Ogni proiezione è seguita da una intervista con il regista, per approfondire la sua visione del mondo e del cinema attraverso l’ultimo film realizzato.
COME SEGUIRE IL BIOGRAFILM 2020
Seguire i film e gli incontri è facile. Bisogna prenotare un posto nella sala virtuale del Festival, accedendo al sito Mymovies e creando un proprio account. In questo modo si potrà fruire la visione del film nell’arco delle 24 ore successive all’inizio della proiezione.
Tutti i film e tutti gli incontri sono gratuiti. Come sempre li si fruirà in lingua originale con sottotitoli in italiano, questo per chi si collega alla piattaforma dal territorio italiano, fino a esaurimento posti.
Ecco, «virtualmente i posti sarebbero illimitati, ma non è così» afferma la direttrice Pasanen. Pare inoltre che non siano previste repliche. Quindi, per chiunque voglia assistere, il consiglio è di prenotarsi quanto prima.
LE PREMIAZIONI
Il 15 giugno, come detto, sarà una festa. Poter tornare in una sala cinematografica non può essere definito altrimenti. Il luogo – il Pop Up Cinema Medica Palace, per l’occasione tramutato in Biografilm Hera Theatre – è uno dei migliori per una simile occasione.
Una serata che si aprirà con la consueta consegna dei premi ai film vincitori. Durante la cerimonia, la giuria del Concorso Internazionale di Biografilm 2020, assegnerà il Best Film Unipol Award | Biografilm Festival, il premio della giuria al miglior film del Concorso Internazionale e Premio Hera “Nuovi Talenti” | Biografilm Festival, il premio della giuria alla migliore opera prima del Concorso Internazionale. La giuria di quest’anno è composta da Luca Ragazzi (regista e critico cinematografico), Shelly Silver (artista e videoartista), Martijn te Pas (programmer di festival e esperto di documentari). La giuria del Concorso Biografilm Italia (l’attrice Roberta Mattei, la produttrice Cristina Rajola, la documentarista Ester Sparatore), assegnerà invece il Best Film Award | Biografilm Italia, premio della giuria al miglior film del Concorso Biografilm Italia. Non mancherà nemmeno l’Audience Award | Biografilm Festival, il premio che il pubblico da sempre assegna al miglior film di Biografilm Festival.
A seguire, la proiezione de Gli anni che cantano di Filippo Vendemmiati, in anteprima mondiale per la sezione Biografilm Art & Music. Il film, prodotto anche con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, racconta la storia de “Il Canzoniere delle Lame”, gruppo bolognese di musica politica e impegno sociale, ma anche esperienza collettiva artistica e civile quanto aggregativa, cresciuta a Bologna e maturata in appuntamenti internazionali.