B-Switch: Lo streetwear risorge in Bolognina, partendo da un progetto di formazione

Ultime battute per il progetto Freewear Academy. A ottobre la sfilata di moda urbana, se funziona il crowdfunding

Cosa: B-switch di Freewear Academy, sfilata di moda urbana Quando: 17 ottobre 2020 Dove: Parco del Dopolavoro Ferroviario, Bologna

Bolognina, una zona residenziale che è cuore del quartiere Navile, a Bologna. Basta passare il ponte della ferrovia ed eccoci al suo interno. In questo luogo storico, sia dal punto di vista politico che da quello della multiculturalità, nel settembre 2019 nasce Freewear Academy, progetto di formazione complementare alla frequenza scolastica incluso nei finanziamenti PON Metro 14-20, curato da CIOFS FP/ER e dalla cooperativa BaumHaus.

A un anno di distanza dal progetto fiorisce la linea di moda streetwear B-switch, dove B sta appunto per Bolognina e la parola inglese Switch per “cambiamento”. Interamente ideata e confezionata dai trentacinque studenti coinvolti nel progetto, vuole raccontare il quartiere da cui ha tratto ispirazione attraverso una prospettiva cross-culturale e inclusiva, oltre che tenere dritta la barra rispetto alla sostenibilità della filiera.

La linea di abbigliamento proposta si inserisce completamente nella filosofia streetwear sposando in massima parte colori caldi e una vestibilità adatta a tutti i corpi e a tutti i generi. Inoltre vengono recuperati i concetti di unisex e di sostenibilità, secondo lo spirito del Reduce, Reuse, Recycle.

È quanto il progetto Freewear Academy voleva si realizzasse attivando un percorso di formazione in fashion design e comunicazione, con un focus specifico sulle sottoculture urbane, andando oltretutto a coinvolgere proprio gli adolescenti della cosiddetta “generazione Z” provenienti da varie scuole della città. Le ragazze e i ragazzi sono stati spinti a esplorare e campionare tutto il quartiere, fotografarne i luoghi e intervistarne gli abitanti, così da catturarne l’essenza. Un modo immersivo di pensare la formazione che, partendo dal potenziale trasformativo della moda, è andato così a costruire una esperienza tecnica, culturale e imprenditoriale.

Come molti altri progetti anche quello promosso da Freeware Academy si era interrotto a causa dell’emergenza Covid, ma «abbiamo provato a tenerci in contatto da remoto, a recuperare il tempo perduto con le summer school attive a luglio, che ci hanno permesso di incontrarci nuovamente e proseguire nel lavoro» affermano i ragazzi.

L’intenzione è infatti di presentare B-switch alla città di Bologna in ottobre con un evento pubblico: una sfilata non tradizionale di tutta la collezione. La data è già fissata per il 17 ottobre 2020 nel Parco del Dopolavoro Ferroviario. Per poter passare ai fatti, però, bisogna mettere in campo economie.

E queste si possono recuperare anche attraverso la campagna di crowdfunding, attiva su Schoolrising.org dal 9 settembre. Per chi lavora attorno a B-Switch l’evento di presentazione alla città non è solo il momento di chiusura di un percorso ideativo e produttivo, ma soprattutto «un momento di incontro e scambio, per dimostrare che il nostro lavoro di gruppo è più forte delle difficoltà che abbiamo affrontato nell’ultimo anno».

Ai contributori andranno t-shirt o felpe in 100% cotone biologico. Sono “ricompense” progettate e prodotte in piccole quantità dal gruppo di lavoro insieme a Ksenija Savicevic, ideatrice di Etik Wear, «per evitare l’eccesso di produzione».