Amnesty Unibo organizza “Diritti sullo schermo”

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Appuntamento a Economia con una rassegna di documentari sul tema dei diritti umani

 

diritti-sullo-schermo post01Chi: Amnesty International Unibo
Cosa: rassegna cinematografica “Diritti sullo schermo”
Quando: dal 5 marzo al 16 aprile, ore 19.30
Dove: facoltà di Economia, Piazza Scaravilli 1/1
Costo: gratuito
Info: gruppogiovanibologna@amnesty.it

di Erika Gardumi

 

Parlare di diritti umani per ricordarci ancora una volta che la violenza e le ingiustizie sono sempre presenti nel mondo, e non sempre sono lontani dalla nostra vista. Conoscere…

Appuntamento a Economia con una rassegna di documentari sul tema dei diritti umani

 

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IN BREVE Chi: Amnesty International Unibo  Cosa: rassegna cinematografica “Diritti sullo schermo”  Quando: dal 5 marzo al 16 aprile, ore 19.30  Dove: facoltà di Economia, Piazza Scaravilli 1/1  Costo: gratuito  Info: gruppogiovanibologna@amnesty.it

 

di Erika Gardumi

 

Parlare di diritti umani per ricordarci ancora una volta che la violenza e le ingiustizie sono sempre presenti nel mondo, e non sempre sono lontani dalla nostra vista. Conoscere è il primo passo per poter fare qualcosa di concreto di fronte alla sofferenza di tante persone a cui i diritti fondamentali sono sistematicamente negati.

La sezione dell’Università di Bologna di Amnesty International propone per questo motivo una rassegna di film-documentari che entrano nel vivo di alcuni buchi neri del nostro tempo: dai diritti delle donne musulmane alla condizione di semi-schiavitù dei braccianti agricoli immigrati, dai soprusi compiuti dalle forze dell’ordine all'”invisibilità” delle lesbiche in Italia. A partire dal 5 marzo la facoltà di Economia di Bologna ospita 5 proiezioni di documentari italiani che denunciano la difficile situazione in cui certe categorie di persone ancora si trovano nel 21esimo secolo.

La rassegna si è aperta il 5 marzo con il film Mare Chiuso, documentario di Andrea Segre e Stefano Liberti dove i protagonisti sono quei profughi libici in fuga disperata dalle repressioni del regime di Gheddafi tra il 2009 e il 2010, sistematicamente respinti dall’Italia grazie agli accordi tra il leader libico e Berlusconi. Seguirà, il 19 marzo, il documentario Nei secoli fedele – il caso di Giuseppe Uva, attualissima e sconvolgente inchiesta sulle violenze e i pestaggi compiute da polizia e carabinieri ai danni di civili indifesi. La vittima su cui si concentra il docu-film, Giuseppe Uva, è un uomo di varese morto nel 2008 a seguito di un brutale arresto e 3 ore di interrogatorio in caserma, cui è seguito un’inutile ricovero in ospedale. Alla proiezione sarà presente anche il magistrato della Corte d’Appello di Bologna Luca Ghedini, relatore della sentenza Aldrovandi e autore del saggio-inchiesta “MALAPOLIZIA”.

Il 26 marzo sarà la volta del film Sorelle di Zaynab della regista italo-egiziana Carolina Popolani, un film che approfondisce il tema dell’attivismo politico delle donne egiziane, in una prospettiva che parte dall’Italia (la protagonista è una ragaza egiziana che vive nel nostro Paese da 15 anni) per allargarsi all’Egitto e all’islam. Il 9 aprile torniamo in Sicilia per il documentario di Enrico Montalbano La terra (e)strema, uno sguardo su tutti i piccoli ingranaggi “dimenticati” del sistema agricolo: operai, piccoli produttori, ma soprattutto gli “invisibili” braccianti stranieri. E di “invisibili” si parlerà anche il 16 aprile con il film dal provocatorio titolo Le lesbiche non esistono, diretto da Laura Landi e Giovanna Selis, che parte dal tema della negazione come forma più subdola dell’omofobia.

Tutte le proiezioni iniziano alle 19.30.

18 marzo 2013

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