IN BREVE Cosa: il teatro a Bologna Quando: dal 15 al 30 gennaio 2019 Dove: Arena del Sole, Teatri di Vita, Teatro Duse Immagine: Tempesta, foto di Viola Berlanda
Ribalta in grande spolvero dopo il rientro in città dalle feste. Nelle prossime settimane sarà un susseguirsi di appuntamenti di primo piano nelle sale teatrali di Bologna e dintorni. Per darvi una mano a scegliere e comporre il vostro planning culturale, ecco una serie di eventi da tenere d’occhio con grande attenzione.
Partiamo dal 15 e 16 gennaio all’Arena del Sole con Tempesta. Uno Shakespeare danzato, con le musiche di Giuliano Sangiorgi. In dieci quadri la compagnia Aterballetto prova a dare corpo allo spirito della favola magica che sembra concludere quasi come un testamento l’opera del poeta inglese (o dei poeti inglesi del periodo elisabettiano, se preferite).
18 e 19 gennaio a Teatri di Vita va in scena Calcinculo nella rassegna Recito di cittadinanza lo spettacolo-concerto di Babilonia Teatri e di Lorenzo Scuda, musicista degli Oblivion. Un musical di lotta e ribellione, politico nel migliore senso del termine, che ha ricevuto due nomination al premio Ubu proprio per la capacità di presentare una forma innovativa. Il tema è l’orizzonte cupo, l’incapacità di immaginare un progetto di società e di futuro, l’utopia del credere. Nelle stesse date all’Arena del Sole troviamo Anna Cappelli, leggendario testo di Annibale Ruccello, interpretato da Annamaria Troisi.
Sempre all’Arena dal 22 gennaio ai primi di febbraio è possibile vedere Per il tuo bene, di cui è già disponibile on line il quaderno di sala con ipertesti che aiutano ad entrare nel clima dello spettacolo. È la storia di una famiglia, che assume dei colori diversi col tempo e con il cambio della prospettiva. Un figlio che torna e ritrova luoghi e persone uguali, ma diverse.
Mercoledì 23 gennaio alle ore 21,00 Luca Argentero al Teatro Duse di via Cartoleria, con È questa la vita che sognavo da bambino?, una narrazione multipla intorno alla vita di tre sportivi che hanno trovato il modo di parlare al pubblico italiano: Malabrocca, Botti e Tomba. Il primo l’antieroe postbellico, semplice e genuino, che scoprì la popolarità in modi insolito. Il secondo, l’alpinista che sfiorò il K2. Il terzo, l’indimenticato gigante degli slalom, l’uomo capace di bloccare i pranzi di intere famiglie italiane incollate agli schermi per seguire le sue gloriose seconde manches.
Dal 25 al 27 gennaio, ancora al Duse, un grande classico della letteratura nella trasposizione per le scene. Delitto e castigo, interpretato da due grandi volti del cinema e del teatro, come Sergio Rubini (che ne ha curato anche l’adattamento e la regia) e Luigi Lo Cascio, in uno spettacolo che attraverso il ricorso alla doppia voce evidenzia la scissione interiore del personaggio.
Chiudiamo al Duse il 30 gennaio con Otello, nella rielaborazione del Balletto di Roma e della coreografia di Fabrizio Monteverde. Il ballerino Vincenzo Carpino interpreta uno dei personaggi più celebri della storia del teatro, in un’ambientazione contemporanea presso un porto, dove la banchina rappresenta una zona franca per chi si sente straniero in un luogo.