Leonardo Da Vinci e Pablo Picasso: i geni dell’arte sono al cinema

Dal 2 all'8 maggio al cinema Odeon "Essere Leonardo Da Vinci" e "Il Giovane Picasso"

IN BREVE Cosa: rassegna La Grande Arte al Cinema Quando: dal 2 all’8 maggio 2019 Dove: Cinema Odeon, via Mascarella 3, Bologna Costo: Essere Leonardo Da Vinci, intero 8,5 € ridotto 6 € | Il Giovane Picasso intero 10 € ridotto 8 € Info: circuitocinemabologna.it

Due eventi speciali per sette giorni di proiezioni, l’occasione per ritrovare l’arte di Leonardo da vinci e Pablo Picasso, riportata nel linguaggio cinematografico da due progetti originali e immersivi. Il Cinema Odeon porta a Bologna “La Grande Arte al Cinema”, con la programmazione di Essere Leonardo Da Vinci, dal 2 al 5 maggio, e Il Giovane Picasso, dal 6 all’8 maggio. 

ESSERE LEONARDO DA VINCI – Un’intervista impossibile
Lo spettacolo teatrale di Massimiliano Finazzer Flory diventa un film: su grande schermo i pensieri e le vere parole del genio, pronunciate in autentica lingua rinascimentale. Un film unico nel suo genere, dedicato a Leonardo da Vinci in occasione dei 500 anni dalla sua morte. Set e opere d’arte sono tutti autentici, dalla casa natale di Leonardo a Vinci fino allo Château Royal d’Amboise e la dimora dove Leonardo è scomparso a Clos-Lucé, e ancora a Vigevano le Scuderie, le Sotterranee, la Strada coperta, il Castello. A Milano: San Sepolcro, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, gli “Orti di Leonardo”, la Sacrestia del Bramante, il Castello Sforzesco, la Sala delle Asse. E naturalmente Firenze, con la Basilica di Santa Maria Novella e l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, per mettere in scena il Leonardo botanico. Un film che tiene insieme l’originalità linguistica, attraverso il linguaggio del Rinascimento, e la ricerca storica, fondendole con le possibilità tecnologiche del nostro tempo.

IL GIOVANE PICASSO
Chi era Pablo prima di diventare l’artista conosciuto in tutto il pianeta? Nasce da qui Il Giovane Picasso, il film diretto da Phil Grabsky, un tuffo nella vita dell’artista che, come in una detective story, svela passo dopo passo i fatti che portarono un ragazzo proveniente dal sud della Spagna alla notorietà mondiale.

Il docu-film indaga il ruolo fondamentale che nella sua formazione ebbero Málaga, Barcellona e Parigi. La prima, Malaga, è la città natale di Pablo, quella dove Picasso y Ruiz nacque il 25 ottobre 1881 e si appassionò all’arte, dipingendo il suo primo quadro all’età di otto anni. L’amore per la pittura era un’eredità ricevuta dal padre, Josè Ruiz, artista e poi professore di disegno, ma anche dal nonno don Diego Ruiz, guantaio con un innato istinto per il disegno e la musica. La seconda, Barcellona, è il luogo dove Picasso cominciò la Scuola di Belle Arti e ne contrastò subito l’accademismo, innamorandosi invece dell’architettura della città e dell’eclettismo di Gaudì. Il suo stile si andrà evolvendo fino a toccare un simbolismo che prelude al periodo Blu. Attratto dai Preraffaeliti, Picasso deciderà poi di recarsi a Londra, ma non la raggiungerà mai. Perché la tappa intermedia a Parigi diventerà cruciale: qui, gli incontri con artisti e collezionisti saranno fondamentali per la sua attività artistica.

Realizzato in stretta collaborazione con cinque grandi musei europei situati nelle città fulcro della sua vita – il Museo Picasso e la Fundación Picasso-Museo Casa Natal di Málaga; il Museu Picasso de Barcelona, dove è conservata la più ampia collezione dei suoi primi lavori; il Museu Nacional d’Art de Catalunya, sempre a Barcellona, e il Musée national Picasso di Parigi, nella città che Picasso chiamò “casa” – Il Giovane Picasso vede la partecipazione straordinaria del nipote di Picasso, Olivier Widmaier Picasso, e offre scorci unici all’interno dei capolavori dell’artista, intervallati da approfondimenti di storici dell’arte e curatori e dalla lettura di lettere ad amici e amanti del pittore.

Malén Gual, Curatrice Senior al Museu Picasso de Barcelona, commenta: “Questo film mostra la solida formazione artistica di Picasso e quali straordinari dipinti produsse sin dalla giovane età. Ho lavorato per decenni su Picasso e sono sempre stata colpita e fortemente emozionata nel vedere i suoi lavori e dalla sua stessa appassionante storia, ora svelata sul grande schermo”.