La Cineteca di Bologna (ri)porta in sala le migliori uscite recenti e i capolavori del passato
Titolo: Cinema del Presente e altre rassegne in cineteca
Cosa: film nuovi e restaurati
Chi: AA. VV.
Dove: Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna
Quando: settembre 2012
Info: 0512194820
Il ritorno dalla pausa estiva non poteva trovare un programma più accogliente, da parte della Cineteca. Settembre, infatti, ospiterà i migliori film della stagione passata, quelli che hanno trovato pocho spazio nella programmazione italiana, e capolavori da vedere e rivedere …
La Cineteca di Bologna (ri)porta in sala le migliori uscite recenti e i capolavori del passato
IN BREVE Titolo: Cinema del Presente e altre rassegne in cineteca Cosa: film nuovi e restaurati Chi: AA. VV. Dove: Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna Quando: settembre 2012 Info: 0512194820
di Giuseppe Marino
Il ritorno dalla pausa estiva non poteva trovare un programma più accogliente, da parte della Cineteca. Settembre, infatti, ospiterà i migliori film della stagione passata, quelli che hanno trovato pocho spazio nella programmazione italiana, e capolavori da vedere e rivedere.
Punto forte della programmazione Take Shelter, all’interno della rassegna Cinema del Presente. Il film di Jeff Nichols, uno dei nomi più promettenti in circolazione, è passato per un numero di sale non sufficiente a poter adoperare la parola “manciata”, pur essendo una delle proposte più interessanti dell’anno passato. Piccola produzione angosciante e psicologicamente disturbante, Take Shelter s’inserisce alla perfezione nel filone impegnato a ricostruire nello spettatore un plausibile stato d’animo da fine del mondo. Protagonista Michael Shannon, non una faccia per tutte le occasioni. Il volto ampio, gli occhi distanti dallo sguardo freddo, i lineamenti peculiari: difficilmente interpreterà semplicemente il buon padre di famiglia, o il presidente affabile degli Stati Uniti, o l’eroe rassicurante. Take Shelter è un film dominato da una paura opprimente. Al Lumière dal 7 al 9 settembre e di nuovo il 15 e il 16.
All’interno della stessa rassegna C’era una volta in Anatolia (domenica 23 settembre), del turco Nuri Bilge Ceylan, e Cosmopolis (29 settembre) di David Cronenberg. Il primo è uno degli ultimi esemplari di quel che viene solitamente identificato come cinema d’autore. Una storia fatta d’altre storie, di sguardi e campi lunghi, un poliziesco desaturato che porta le indagini nelle vite e il passato dei suoi protagonisti. Ceylan cita in maniera piuttosto esplicita Tarkovskij e Bela Tarr, raccontando la terra e le sofferenze.
Cosmopolis è invece uno dei film più discussi dell’anno. Più discusso che visto, per la verità. Il Cronenberg che germina dal romanzo di DeLillo dà forma a un prodotto che finalmente richiama a dovere l’abusata espressione o lo si ama o lo si odia. E sono molti i motivi per amare questo film, opera frammentaria, paranoica e autodistruttiva, infettiva, immediata ed elusiva. Cosmopolis è lo sguardo logorroico sul capitalismo definitivo, la mutazione e l’isolamento: la piccola ossessione dell’anno.
Altre (re)visioni da segnalare Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou, I Cancelli del Cielo, Porco Rosso, e la “trilogia esistenziale” di Antonioni.