Cuore di Palestina. Teatri di Vita sceglie il Medio Oriente per l’estate 2013

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Cuore di Palestina

Teatro, danza, cinema, gastronomia per scoprire un mondo affascinante

 

cuore-di-palestina-teatro-bolognaCosa: Cuore di Palestina, Festival dedicato alla cultura palestinese
Quando: dall’11 al 28 luglio
Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente, 485
Info: Teatri di Vita

di Cristian Tracà

 

Un festival “per” qualcosa e non “contro” qualcuno. A Teatri di Vita ci tengono subito a precisarlo nelle premesse che ispirano questa manifestazione. Una Terra spesso al centro di conflitti, rivendicazioni di parte, incontri e scontri ma che, nei tre weekend della programmazione…

Teatro, danza, cinema, gastronomia per scoprire un mondo affascinante

 

teatro Bologna

 

IN BREVE Cosa: Cuore di Palestina, Festival dedicato alla cultura palestinese Quando: dall’11 al 28 luglio Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente, 485 Info: Teatri di Vita Costo: Abbonamento all’intero Festival 29 euro. Biglietto unicoper il teatro, la danza e la musica: 9 euro (a esclusione di giovedì 11, a ingresso gratuito). Biglietto unico per il cinema: 5 euro (a esclusione di giovedì 11, a ingresso gratuito). Biglietto giornaliero (valido per tutti gli eventi della giornata): 10 euro (a esclusione di giovedì 11, a ingresso gratuito). Lezione di cucina: 20 euro (tre lezioni: 50 euro)

 

di Cristian Tracà

 

Un festival “per” qualcosa e non “contro” qualcuno. A Teatri di Vita ci tengono subito a precisarlo nelle premesse che ispirano questa manifestazione. Una Terra spesso al centro di conflitti, rivendicazioni di parte, incontri e scontri ma che, nei tre weekend della programmazione (dal giovedì alla domenica, dall’11 al 28 luglio, per un totale di 12 giorni) assume la connotazione di luogo di riflessione, di viaggio culturale. Dopo la Grecia si approda in Palestina, con il filo rosso della difficoltà storica.

Non si può non partire dalla dedica a Juliano Mer-Kamis, fondatore del Freedom Theatre nel campo profughi di Jenin: la scelta dell’arte per combattere la battaglia per la pace e la libertà. Due anni fa l’uccisione, il giorno dopo il debutto di un suo spettacolo: ombre e misteri intorno a quello che sembra il sacrificio di un martire della parola e del gesto che cerca di liberare l’uomo. A lui lo sguardo per rilanciare da Bologna e da Teatri di Vita, laboratori di possibili integrazioni creative, l’idea di una possibilità nuova e diversa per ridare dignità a un popolo e a ogni singola persona, senza pregiudizi.

La scelta cade sulla complessità dei linguaggi umani. Il visivo: fotografia, teatro, cinema e danza contemporanea, l’uditivo puro della musica (world, rap e jazz): tutti in mostra per dare, in sintesi, la cifra della contemporaneità nella frontiera palestinese, tra identità virtuali ed essenze sospese in attesa di riconoscimento vero.

Molte le prime europee che saranno ospitate all’interno della struttura di Via Emilia Ponente. Per il teatro sarà possibile ad esempio assistere al debutto nel nostro continente degli spettacoli di Freedom Theatre (sabato 13 e domenica 14 luglio ore 21,30) e Yes Theatre (sabato 27 e domenica 28 luglio ore 21,30); per la danza contemporanea: Sareyyet Ramallah (sabato 20 e domenica 21 luglio ore 21,30), mentre per la musica: Radiodervish, DAM, The Basel Zayed Quartet (rispettivamente il 12, il 19 e il 26 luglio). Anche una rosa di film: Paradise now, Water, 5 broken cameras, Atash, Intervento divino, Il tempo che ci rimane, Man without cell phone, Fix ME, The invisible men, Jerusalem bride, Ticket to Jerusalem, Laila’s birthday. Entreremo anche nella camera oscura di Ahmad Mesleh e vedremo i suoi scatti, la sua sfida contro il tempo per impressionare gli attimi fuggenti.

Per non lasciare intentata nessuna strada di approccio alla cultura palestinese ci sarà anche uno spazio dedicato alla cucina, dove sarà possibile frequentare anche delle lezioni. Ogni sera infatti il Festival, a partire dalle ore 19, offrirà l’opportunità di degustare piatti e bevande palestinesi, servite da una taverna con tavoli all’aperto nella splendida cornice del Parco dei Pini. La cura del ristorante è affidata alla ben nota esperienza del ristorante palestinese di Bologna Al Salam, gestito dal conosciutissimo Jamil Shihadeh. Si potranno degustare involtini di vite, falafel tipico palestinese, maqlubeh, hummus, tabulè, babaganoush e molte altre specialità compresi i tè alla menta caldi e freddi. Sarà molto consigliata la prenotazione allo 051.566330 (ogni giorno dalle 15) o a urp@teatridivita.it.

Dopo il successo dell’estate scorsa, torna lo spettacolo “L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi” di Copi, diretto da Andrea Adriatico, che riporterà in scena il talento del trio formato da Anna Amadori, Olga Durano ed Eva Robin’s.
Seguiranno ulteriori approfondimenti e recensioni sui singoli eventi.

 

04 luglio 2013

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