A Teatri di Vita nuovi incontri con la frontiera palestinese

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La seconda settimana di Cuore di Palestina: DAM, Suleiman, la danza contemporanea di Ordinary Madness

 

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Chi: DAM, Suleiman, danza contemporanea di Ordinary Madness, …
Che cosa: eventi della seconda settimana del Festival “Cuore di Palestina”
Quando: 18-21 luglio
Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente, 485
Costo: diversi costi per singolo evento, giornata e intero festival (da 5 a 29 euro)
Info: sito di Teatri di Vita

di Cristian Tracà

 

La seconda settimana di Cuore di Palestina: DAM, Suleiman, la danza contemporanea di Ordinary Madness

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IN BREVE  Chi: DAM, Suleiman, danza contemporanea di Ordinary Madness, … Che cosa: eventi della seconda settimana del Festival “Cuore di Palestina”  Quando: 18-21 luglio  Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente, 485 Costo: diversi costi per singolo evento, giornata e intero festival (da 5 a 29 euro) Info: sito di Teatri di Vita

 

di Cristian Tracà

 

E’ iniziato col botto il Festival di Teatri di Vita dedicato all’arte e alla cultura palestinese. Prima con un intenso concerto dei Radiodervish (12 luglio), con il giardino e la tenda palestinese del ristorante ben gremito da fan del gruppo e curiosi spettatori venuti per aprirsi a questo nuovo orizzonte. Poi con lo spettacolo Suicide Note from Palestine, anch’esso molto seguito dal pubblico, che ha interagito con gli attori dopo la performance e si è commosso per la storia molto profonda del FreedomTheatre nella frontiera complicata di Jenin.

Da giovedì 18 luglio si prosegue a ritmo serrato con la programmazione della seconda settimana. Si apre con una serata ad ingresso libero che si concentra sul cinema e sull’umorismo di Elia Suleiman, considerato punta di diamante per la brillantezza del suo sguardo. Sempre per il cinema questa settimana sarà possibile vedere altre pellicole pluripremiate in giro per il mondo: Il tempo che ci rimane (venerdì 19 luglio), Man without a Cell phone (sabato 20), Fix me (domenica 21).

Nuovo appuntamento musicale nella serata di venerdì 19 luglio con il concerto dei DAM, a partire dalle ore 23,00. Portavoce del rap, il gruppo è capace di veicolare aspirazioni e frustrazioni dei giovani intrappolati in una condizione di impasse esistenziale, sociale e politico che la musica aiuta a esprimere. Tra i primi a rappare in arabo (ma nei loro testi sono presenti anche inglese ed ebraico): i DAM, per la prima volta a Bologna. Le loro canzoni e i loro video portano in primo piano le questioni legate al conflitto israelo-palestinese, ma anche emergenze sociali come la droga e la violenza sulle donne.

Per il teatro e la danza spazio invece (sabato 20 e domenica 21 alle ore 21,30) a Ordinary Madness, prima europea, performance portata in scena da SareyyetRamallah – First Ramallah Group, unica compagnia di danza contemporanea presente in Palestina, che cercherà di raccontare al pubblico i mutamenti delle relazioni umane nella società contemporanea, con la lente d’ingrandimento della sensibilitàpropria di un popolo che attraversa da anni fasi storiche molto complesse e drammatiche. La coreografia è di FarahSaleh, mentre la musica è di Boikutt, compositore e sound artist che unisce hip hop, elettronica e musica sperimentale, co-fondatore dello storico collettivo musicale Ramallah Underground e del trio di musica e arti visive Tashwees.

In ognuna delle serate continua la replica dello spettacolo “L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi alle ore 20,00 (leggi l’intervista all’attore Maurizio Patella). A seguire Lettere dal fronte interno, missive che hanno come protagonisti diversi personaggi implicati nel passato e nel presente della vicenda palestinese.

17 luglio 2013

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