Gioco d’azzardo, una legge di iniziativa popolare

La raccolta firme è possibile fino al 7 marzo. I punti chiave della proposta

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IN BREVE Cosa: Proposta di legge di iniziativa popolare sul gioco d’azzardo


A cavallo tra dicembre e gennaio è imperversato il dibattito sulla mini-Imu. I sindaci dell’Emilia Romagna hanno lanciato la proposta che invece della nuova (vecchia?) tassa sulla casa si applicasse una nuova imposta sul gioco d’azzardo. Come si sa, è finita che il gioco d’azzardo è rimasto intoccato. Il problema del gioco d’azzardo, comunque, evidentemente va oltre la questione della mini-Imu. Secondo le ricerche dell’Università la Sapienza, ci sono più di 23 milioni di giocatori in Italia, 800.000 dei quali sono a rischio dipendenza (erano 590.000 cinque anni fa). Da sola, l’Italia copre il 15% del mercato europeo e oltre il 4,4% del mercato mondiale.

Adesso, il Comune di Bologna, e l’assessore alla legalità, Nadia Monti, promuovono la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare per limitare e regolamentare il gioco d’azzardo. Il resto completo della proposta di legge è disponibile qui.

I punti principali della proposta sono lo storno dell’1% del fatturato del gioco per l’istituzione di un fondo finalizzato a curare le ludopatie e dello 0,5% delle somme giocate per finanziare attività culturali, il divieto di entrata per i minorenni nelle sale che contengono slot machine, l’attribuzione di maggiori poteri e responsabilità di controllo ai sindaci, la stretta sul rilascio di concessioni e la tracciabilità dei flussi finanziari (la maggiore trasparenza e le regole più stringenti dovrebbero servire per combattere le infiltrazioni mafiose) e la limitazione della possibilità di aprire sale da gioco.

La battaglia contro la dipendenza dal gioco d’azzardo e lo strozzinaggio che lo accompagna potrebbero essere forse ancora più radicali, magari iniziando a combattere l’ipocrisia insita nel fatto che lo Stato sia anche allibratore, ma questo sembra già un ottimo punto di partenza.

La scadenza per la raccolta delle firme è fissata al 7 marzo. Tutti i cittadini italiani residenti e non residenti, presentendo la carta d’identità o altro valido documento di riconoscimento, possono già firmare presso l’URP di piazza Maggiore e presso tutti gli Sportelli del cittadino. È possibile firmare anche all’Urp della Provincia di Bologna, in via Benedetto XIV 3/a: lunedì-venerdì dalle 9 alle 13 e lunedì-giovedì dalle 15 alle 17.

13 febbraio 2014

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