Jeff Bridges Photographs, le foto di Lebowski

JeffBridges-photo ONOArte 2015c list01

Visioni dalla mostra fotografica del premio oscar Jeff Bridges, alias Il Drugo

 

JeffBridges-photo ONOArte 2015c list01

Chi: Jeff Bridges
Cosa:
mostra Jeff Bridges Photographs: LEBOWSKI and Other BIG Shots
Dove: Ono Arte, via Santa Margherita 10, Bologna
Quando: 3 ottobre – 15 novembre 2015
Costo: gratuito
Info: sito Ono Arte

di Erika Gardumi

 

“Il Drugo sa aspettare. Non so voi, ma personalmente la cosa mi conforta. È bello sapere che lui è in giro…

Visioni dalla mostra fotografica del premio oscar Jeff Bridges, alias Il Drugo

  

JeffBridges-photo ONOArte 2015c slide01

 

IN BREVE  Chi: Jeff Bridges  Cosa: mostra Jeff Bridges Photographs: LEBOWSKI and Other BIG Shots  Dove: Ono Arte, via Santa Margherita 10, Bologna  Quando: 3 ottobre – 15 novembre 2015  Costo: gratuito Info: sito Ono Arte

 

di Erika Gardumi

 

“Il Drugo sa aspettare. Non so voi, ma personalmente la cosa mi conforta. È bello sapere che lui è in giro, “il drugo”, che la prende come viene, per noi peccatori”. Con queste parole si avvia alla conclusione Il Grande Lebowski, film dei fratelli Coen che più che un culto è ormai quasi una religione. Dedicato alla mitologica figura del Drugo, “The Dude”, il fannullone cronico erroneamente scambiato per l’omonimo miliardario Jeffrey Lebowski, il film si regge e si scolpisce attorno alle sembianze e le movenze ciondolanti dall’attore Jeff Bridges, ormai indissolubilmente legato al personaggio.

Bello scoprire che Bridges non fa il Drugo in pigiama anche nel tempo libero, ma si diletta di varie arti tra cui la fotografia. Che non prende la vita da attore “come viene”, ma la reinterpreta attraverso la lente della fedele macchina fotografica che porta con sè sul set, una Widelux panoramica a obiettivo rotante.

Non so voi, ma personalmente ero molto curiosa di vedere il mondo dal punto di vista del Drugo (pardon, di Bridges), di scindere l’artista dal personaggio e di dare un’occhiata al backstage di film più e meno conosciuti della lunga carriera di Jeff Bridges, come Texasville, The Fisher King, American Heart, e ancora True Grit, Tucker e ovviamente The Big Lebowski, senza dimenticare quel Crazy Heart che gli è valso il premio oscar come miglior attore nel 2010. L’occasione per scoprire di più arriva proprio a Bologna a opera della Ono Arte Contemporanea, che dal 3 ottobre ospita la prima mostra monografica in Europa dedicata alla carriera fotografica dell’attore, realizzata con il patrocinio del Comune di Bologna.

Avventurarsi tra i circa 60 scatti significa uscire momentaneamente dal tempo, sospesi tra un rigoroso bianco e nero e l’effetto del miscuglio (cercato) tra realtà e finzione cinematografica. Di una familiarità quasi ammiccante le opere-autoscatto che Bridges porta in galleria, familiari come i volti degli attori che le compongono o delle scene ritratte. Un piccolo brivido è riservato solo alla fotografia qui sopra, in cui Il Drugo si fotografa con Lo straniero, l’unico personaggio de Il Grande Lebowski (e di gran parte della storia del cinema) che guarda in macchina mentre parla: l’autoscatto ricompone così per un attimo due binari paralleli, la fotografia dal set e la narrazione filmica stessa.

Al di fuori degli autoscatti la mostra si addensa soprattutto attorno agli attori e i registi compagni di scena di Bridges. Figure intense, concentrate, spesso ritratte in fasi di preparazione mentre vengono truccate, vestite, posizionate, illuminate da fasci di luce prima del ciak. Intorno a loro la troupe formicola indaffarata, come un ciclone al cui interno l’attore è l’occhio dove tutto è sospeso in attesa del via. La macchina fotografica di Bridges ci porta scatto dopo scatto a tu per tu con Michelle Pfeiffer, Robin Williams, Barbra Streisand, Kevin Spacey, Matt Damon e persino con un irriconoscibile Bob Dylan da Masked and Anonymous.

Di questo piccolo olimpo di Hollywood rimane una sensazione di vicinanza. Poco convenzionale, ma non per eccesso di cerebralità nell’inquadratura. Sembra piuttosto che Bridges ci voglia vicini a sé nel guardare il film dall’interno, o meglio da una visuale che ci permetta di apprezzarne in filigrana la sua anima più vera, fatta di attori che si tramutano in personaggi e di personaggi che rivelano con semplicità (e complicità) il loro essere attori.

Gli scatti esposti alla Ono sono anche in vendita. La mostra sarà aperta fino al 15 novembre con gli orari martedì – giovedì 10 – 13 e 15 – 20, venerdì e sabato 10 – 13 e 15 – 21 e domenica 16-20.

15 ottobre 2015

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here