In mostra al MAST il Lavoro in movimento

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Un mondo del lavoro in rapida mutazione raccontato da 14 videoartisti nella nuova mostra del MAST

 

MAST Lavoro-Movimento Ad Nuis list01

Chi: Fondazione MAST
Cosa: mostra “Lavoro in movimento”
Quando: 25 gennaio – 17 aprile 2017
Dove: via Speranza 42, Bologna
Costo: gratuito

di Erika Gardumi

 

Il lavoro, tranne in alcuni limitati casi, è fortemente connesso al movimento. E anche il mondo si muove ed evolve sempre più velocemente, tanto che le parole d’ordine…

Un mondo del lavoro in rapida mutazione raccontato da 14 videoartisti nella nuova mostra del MAST

 

MAST Lavoro-Movimento Harun Farocki Antje Ehmann slide02

 

IN BREVE  Chi: Fondazione MAST  Cosa: mostra “Lavoro in movimento”  Quando: 25 gennaio – 17 aprile 2017  Dove: via Speranza 42, Bologna Costo: gratuito  Info: www.mast.org Ph Credits: in home: Ad Nuis, Oil & Paradise; in alto: Harun Farocki / Antje Ehmann, Labor in a Single Shot

 

di Erika Gardumi

 

Il lavoro, tranne in alcuni limitati casi, è fortemente connesso al movimento. E anche il mondo del lavoro si muove ed evolve sempre più velocemente, tanto che le sue parole d’ordine oggi sono diventate “mobilità”, “flessibilità” e “aggiornamento”. Due motivi per cui la Fondazione MAST di Bologna ha scelto, per la sua nuova mostra sul lavoro, una forma d’arte più adeguata a cogliere questo movimento, nonostante le tante esposizioni in cui aveva preferito la fotografia, da Foto Industria in poi.

La mostra “Lavoro in movimento” racconta infatti il mondo lavoro attraverso lo sguardo di 14 videoartisti di fama internazionale, le cui opere affiancate restituiscono una composita rappresentazione di uno scenario sociale ed economico in moto continuo. Soggetti dei video sono ambienti di lavoro e di commercio tra i più disparati, dalla lavorazione artigianale alle industrie hi-tech, dalla contrattazione commerciale al lavoro robotizzato, appartenenti a varie parti del mondo e popolati da lavoratori molto diversi tra loro.

Gli occhi dietro la videocamera sono quelli di Yuri Ancarani, Gaëlle Boucand, Chen Chieh-jen, Willie Doherty, Harun Farocki / Antje Ehmann, Pieter Hugo, Ali Kazma, Eva Leitolf, Armin Linke, Gabriela Löffel, Ad Nuis, Julika Rudelius e Thomas Vroege: una fila di artisti internazionali, capaci di raccontare il soggetto con stili e prospettive diverse. E di aggiungere al semplice aspetto documentaristico un taglio artistico del tutto personale.

La mostra, curata da Urs Stahel, sarà visitabile gratuitamente dal 25 gennaio al 17 aprile presso il centro espositivo MAST di via Speranza, dal martedì alla domenica in orario 10-19.

 

4 febbraio 2017 

 

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