Vale la pena anche se non si poga. Mark Lanegan e Duke Garwood in concerto a Bologna

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Doppia presentazione di dischi il 18 novembre al Teatro Duse

 

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Chi: Mark Lanegan
Cosa: 
Concerto
Quando: 18 novembre
Dove: Teatro Duse, via Cartoleria 42
Biglietti: 20-25 euro, prevendita Ticketone

di Andrea Marino

 

Mark Lanegan torna a Bologna per presentare il nuovo (e presto vecchio) album Black Pudding, registrato insieme al polistrumentista Duke Garwood, il musicista che lo accompagnerà anche nel tour…

Doppia presentazione di dischi il 18 novembre al Teatro Duse

 

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IN BREVE Chi: Mark Lanegan Cosa: Concerto Quando: 18 novembre Dove: Teatro Duse, via Cartoleria 42 Biglietti: 20-25 euro, prevendita Ticketone

 

di Andrea Marino

 

Mark Lanegan torna a Bologna per presentare il nuovo (e presto vecchio) album Black Pudding, registrato insieme al polistrumentista Duke Garwood, il musicista che lo accompagnerà anche nel tour. I biglietti sono già in prevendita per il concerto di lunedì 18 novembre al Teatro Duse e il prezzo non è nemmeno proibitivo: con 20 euro + diritti di prevendita ce la si cava. Se siete degli amanti di uno dei vocioni più profondi della musica, potrebbe essere una buona occasione per godervi il vostro diletto a distanza ravvicinata, in un’atmosfera più intima di quella che è in grado di offrire un palazzetto dello sport.

Questo disco, Black Pudding, uscito lo scorso maggio, in realtà a settembre sarà affiancato dal nuovo album da solista dell’artista statunitense, Imitations, in uscita il 17 settembre. Lo spettacolo con Garwood, quindi, promette di essere una rara presentazione di due (!) dischi contemporaneamente. Black Pudding è un lavoro minimale che scava il blues nel profondo e va a lambire alcune aree rarefatte del jazz. La modulazione di Lanegan la fa da padrone sui paesaggi dipinti con delicatezza da un Garwood che a volte ricorda il primo Leonard Cohen per come pizzica la chitarra.

Imitations, dal canto suo, promette di essere un disco quantomeno nostalgico. Le imitazioni di cui nel titolo sono reali, non si tratta di un nome messo lì come a voler echeggiare una sorta di finzioni borgesiane o riprendere il discusso e sempre intrigante concetto di arte come imitazione della vita. No. Si tratta proprio di imitazioni. Se non le vogliamo chiamare cover. Lanegan ricorda quando era piccolo e ascoltava la musica con i genitori, e il disco è più meno questo. Canzoni di Dean Martin, Frank Sinatra, Willie Nelson, Johnny Cash e diversi altri. Divertente, anche se molti avrebbero preferito sentire che cosa avesse di nuovo nel cilindro, dopo l’interessante anche se non entusiasmante Blues Funeral del 2011.

Insomma anche Mark Lanegan inizia un po’ a sentire il peso degli anni e difficilmente da questo concerto possiamo aspettarci la potenza di Bubblegum o dei vecchi Screaming Trees. Ma d’altra parte per lui la vena più essenziale e autoriale è sempre stata robusta. Perciò quelli che amano le vesti più dimesse di Lanegan potranno apprezzarlo in una bella cornice, con l’acustica che la sua musica merita. E anche se tornerete a casa senza aver pogato, avrete avuto la vostra dose di emozioni e potrete raccontare agli amici che tutto sommato Mark non è cattivo come sembra.

 

24 luglio 2013

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