Ripensare Bologna con “Il coraggio della qualità”

Il coraggio della qualità

Venerdì i giovani architetti dello Studio Miro ne parlano con assessori e costruttori


Il coraggio della qualità

Chi: New Italian Blood e Miro Architetti
Cosa: Mostra e conferenza “Il Coraggio della Qualità”
Quando: Mostra fino a sab 3 marzo (mart-ven 10-20 e sab 10-19:30) Conferenza Venerdì 2 marzo 15:00-19:30
Dove: Atelier Urban Center – Sala Borsa, Piazza Nettuno, 3

Quante buone idee avete per la vostra città? I motivi per chiederselo sarebbero molteplici, perché l’architettura urbana e le modifiche al paesaggio quotidiano sono qualcosa che ci coinvolge di diritto, e interessarsene sarebbe un dovere. Perché la forma di una città dovrebbe essere disegnata addosso alla gente

Venerdì i giovani architetti dello Studio Miro ne parlano con assessori e costruttori


Il coraggio della qualità


IN BREVE Chi: New Italian Blood e Miro Architetti Cosa: Mostra e conferenza “Il Coraggio della Qualità” Quando: Mostra fino a sab 3 marzo (mart-ven 10-20 e sab 10-19:30) Conferenza Venerdì 2 marzo 15:00-19:30 Dove: Atelier Urban Center – Sala Borsa, Piazza Nettuno, 3


di Simone Arminio

 

Quante buone idee avete per la vostra città? I motivi per chiederselo sarebbero molteplici, perché l’architettura urbana e le modifiche al paesaggio quotidiano sono qualcosa che ci coinvolge di diritto, e interessarsene sarebbe un dovere. Perché la forma di una città dovrebbe essere disegnata addosso alla gente che ci vive, e perciò ogni scelta urbanistica finisce per condizionare la vita quotidiana di tutti noi. Il primo problema, ovvio, è che tali scelte, prima che dal buon senso, sono governate dalla politica. E le due cose potrebbero non coincidere.

Poiché la politica, che risponde alle istanze dei cittadini, passerà prima per almeno un migliaio di questioni. Costi, regolamenti, aziende, autorizzazioni, poteri forti (a volte loschi), imbrigli burocratici e un mucchio di altre faccende. Ma se non è possibile – e neanche auspicabile – che ogni singolo cittadino governi in prima persona il proprio spazio urbano (la nostra libertà, si dice, finisce dove comincia quella di un altro), di sicuro si può e si deve contribuire a formare le decisioni sui nostri spazi. Come? Collaborando con le amministrazioni, ad esempio, e facendo sentire la propria voce di cittadini, di giovani e magari professionisti del settore, nella gestione dell’urbanistica cittadina.

Ciò che da qualche tempo prova a fare un gruppo di giovani architetti bolognesi, raggruppabili sotto al nome collettivo “Miro“. Selezionati nella lista dei venti architetti più promettenti del 2011 stilata dal sito New Italian Blood, gli architetti dello Studio Miro sono gli organizzatori dell’ottava tappa della mostra internazionale di architettura “New Italian Blood 2011 – Premio per giovani architetti e paesaggisti“, partita dalla Sicilia, diretta a New York e già visitabile all’Urban Center di Palazzo D’Accursio (il secondo piano della Sala Borsa, quello di cui molti ignorano l’esistenza).

La mostra, inaugurata il 14 febbraio e aperta fino al 3 marzo, da martedì al venerdì dalle 10 alle 20 e al sabato dalle 10 alle 19, avrà il suo culmine con una conferenza di chiusura che si terrà venerdì 2 marzo, dalle 15 alle 19:30 sempre presso l’urban center. Promettente il titolo: “Il coraggio della qualità“, ovvero un confronto “sulle possibili sinergie tra giovani progettisti, amministrazioni e imprenditoria, in un’ottica di rivitalizzazione dei processi di produzione e trasformazione della città”. A introdurre e moderare gli interventi saranno i tre architetti dello studio Miro: Valentina Cicognani, Riccardo Pedrazzoli e Giacomo Minelli, organizzatori dell’incontro in collaborazione con l’Urban Center di Bologna e la partecipazione di New Italian Blood.

Fra gli interventi previsti, quello di Luigi Centola (Editore di New Italian Blood), dell’assessore agli affari istituzionali urbani e marketing urbano del Comune di Bologna, Matteo Lepore, l’assessore all’ambiente e urbanistica Patrizia Gabellini, poi Stefano Sist, amministratore del Sist Group (costruttore), Elisabetta Maggini, presidente dell’associazione Vocazione Roma, e Alessandro Cardellini, presidente del gruppo giovani Ance di Roma (associazione nazionale costruttori edili). All’interno della conferenza verrà infine presentata la rivista “Paesaggio Urbano“, a cura dell’architetto Nicola Marzot.

“Obiettivo dell’incontro – specificano i giovani architetti dello studio Miro – è quello di far sentire la voce dei giovani che sono troppo spesso tenuti fuori dalle dinamiche e dei processi di trasformazione della città“. I quali seguono, non di rado “percorsi legati a rapporti clientelari a discapito della qualità”. Ci sentiamo di condividere.

 

27 febbraio 2012

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