One More Time with Feeling, a Bologna il film di Skeleton Tree, nuovo album di Nick Cave

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IN BREVE Cosa: One More Time with Feeling a Bologna Dove: Cineteca Cinema Lumière, Cinema Odeon, Uci Cinemas Meridiana Quando: 27 e 28 settembre 2016 Info: http://www.nickcave.com/

 

nick-cave-cinema-bologna-int01È stato rilasciato il 9 settembre Skeleton Tree, l’ultimo lavoro di Nick Cave e i suoi Bad Seeds. L’album è accompagnato dal film One More Time With Feeling, firmato dal regista di L’assassinio di Jesse James e Cogan, il neozelandese Andrew Dominik. Il disco, com’è noto, è purtroppo legato alla drammatica morte del figlio quindicenne Arthur, e il film rappresenta un ulteriore mezzo attraverso cui il cantautore di origini australiane affronta e comunica la sua perdita. Presentato a Venezia e programmato in diversi paesi il giorno precedente l’uscita dell’album, molto apprezzato per il suo valore artistico, oltre che emotivo, One More Time with Feeling sarà a Bologna con due proiezioni, martedì 27 e mercoledì 28 settembre, nelle sale della Cineteca, dell’Odeon e dell’UCI Cinemas di Casalecchio.

Se il precedente, splendido, Push the Sky Away già presentava scelte sonore che in buona parte si distaccano dai lavori di Nick Cave, verso una linea melodica asciutta, austera, Skeleton Tree procede, direi inevitabilmente, verso la stessa direzione, spingendosi ancora in una discesa sonora radicalmente crepuscolare. Il risultato è un disco unico, nella sua dolorosa bellezza, catturato sì da un andamento spesso piano, ma ricchissimo di suoni che si nascondono, appaiono per un attimo, dettagli raffinati e minimali che tessono un tappeto sonoro stratificato e lontano, su cui la calda voce di Cave naviga mostrando la direzione. Sempre più essenziale – già da anni, in verità – l’apporto di Warren Ellis, violinista e polistrumentista dalla figura singolare, anche lui simile a un antieroe fuggito da qualche pellicola, che fornisce buona parte della ricerca sonora avvolgente, a volte quasi dissonate, altre sottilmente folle, che caratterizza gli ultimi lavori in coppia con Cave.

Da Jesus Alone a Rings of Saturn e Anthrocene, la musica sembra provenire da spazi lontani, inafferrabili songs from an empty room. Da I Need You a Girl in Amber a Magneto, il canto è imprigionato in un circolo cantilenante e ferito, nella chiusura di Distant Sky e Skeleton Tree la dolcezza di una melodia ritrovata in forma di preghiera, fra note espanse che cercano di sfiorare quei cieli lontani, e in chiusura il più sussurrato e indifeso di tutti i versi: and it’s alright, now.

Autore di un cinema dai tempi distesi, dallo sguardo ampio e interessato a tutto quanto accade lontano dal primo piano, Dominik, che nella pellicola ha adottato bianco e nero, colore e 3D, è chiamato a vestire d’immagine un’esperienza di rara intensità.

20 settembre 2016

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