Il fumetto? A BilBOlBul contemporaneità e passato viaggiano a braccetto

BilBOlBul, il festival internazionale del fumetto, continua la ricerca nel contemporaneo, ma omaggiando i maestri di questa arte e non solo

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IN BREVE  Cosa: BilBOlbul IX edizione 
- Festival internazionale di fumetto Quando: da giovedì 19 a domenica 22 novembre 2015.  Inaugurazione di diverse mostre aperte anche nel periodo successivo al Festival Dove: Bologna, luoghi vari Info: bilbolbul.net

Con BilBOlBul si inizia ufficialmente domani, giovedì 19 novembre. In realtà il Festival internazionale del fumetto, giunto alla nona edizione, prodotto e curato dall’associazione culturale Hamelin, ha già preso a muoversi una settimana prima, all’altezza dello scorso venerdì, con una serie di eventi mirati che creano il cosiddetto “prefestival” o festival allargato. Inaugurazioni di mostre Off e incontri che hanno avuto il loro clou questa mattina quando, alle 10, nell’aula magna dell’Accademia di Belle arti, ha avuto luogo il convegno “Di cosa parliamo quando parliamo di fumetto”, interamente dedicato alla figura del bolognese Luigi Bernardi e curato dall’associazione Luigi Bernardi. “Che definiamo locale perché parte da qui” dice Emilio Varrà dell’Associazione culturale Hamelin. Ma locale Bernardi non lo è mai stato. Scrittore, giornalista, editore, saggista e studioso del fumetto, la sua figura è indubbiamente da gigante e racchiude in sé la quasi massima estensione raggiungibile nel campo dell’arte fumettistica (e non solo). A parlare di Luigi Bernardi con Enrico Fornaroli, sono stati Marco Andreoletti, Laura Scarpa, Onofrio Catacchio e Graziano Frediani, tutti nomi che a vari livelli hanno conosciuto, lavorato e collaborato con Bernardi. All’incontro si lega l’inaugurazione della mostra “Comics express: Luigi Bernardi e il fumetto”, che ha aperto oggi alle 12.30 presso il foyer dell’Arena del sole e si potrà visitare fino al prossimo 2 dicembre.

Da segnalare anche un’altra mostra off, quella di Alice Milani presso les Libellules Studio (inauguraione 18 novembre 18.30), dove l’autrice espone le tavole del suo lavoro dedicato alla poetessa polacca, talento limpidissimo e premio Nobel nel 1996, Wislawa Szymborska “Si dà il caso che io sia qui” (Becco giallo). La mostra avrà il suo prolungamento all’interno di BilBOlBul con la presentazione del libro, il 21 alle 12.30, presso la Libreria delle donne. In questo caso la Milani dialogherà sul suo lavoro con la poetessa Mariagiorgia Ulbar.

Di fatto il cuore della manifestazione inizierà a battere a pieno regime da domani e per tutto il fine settimana, chiudendo la sera di domenica 22. Continuando nell’analisi dei territori vecchi e nuovi del fare fumetto, come della ibridazione fra fumetto e illustrazione, fra fumetto e altre piattaforme, l’edizione 2015 di BilBOlBul vuole sottolineare alcuni elementi necessari a questa arte e alla sua contemporaneità. “Anche per questo ci siamo focalizzati su tutta una serie di autori che a nostro avviso stanno facendo una ricerca sul come e non sul cosa del fumetto” afferma Varrà. Uno dei punti di partenza di questo percorso è il doppio appuntamento con Giacomo Nanni, particolarissimo narratore per immagini, che avvengono proprio domani, 19 novembre. Il primo è l’incontro “Il tratto e la forma”, proposto per la sezione “Grammatiche” (aula 6 – Scuola di Lettere e beni culturali, via Zamboni 38, h. 16). Una vera lectio in cui Nanni dialoga con Alessio Trabacchini sviscerando i termini della sua ricerca all’interno del racconto a fumetti, così da ampliarne i confini anche a livello emotivo. Invece alle 19, in Accademia, lo stesso autore inaugurerà la personale “A tratti”, spiegazione “pratica” del suo pensiero autoriale. A questo si deve accostare il libro di Nanni, “Prima di Adamo”, proposto da Canicola per il Festival. Tratto da un racconto di Jack London, questo lavoro è una profonda quanto complessa riflessione sul media fumetto e sul suo farsi. A parlarne con l’autore il 21 novembre alle 16.30 nell’aula magna dell’Accademia, Fornaroli e Scatasta.

Collegato strettamente a questi appuntamenti, l’incontro con Bianca Bagnarelli, Lilli Carrè e Joe Kessler che alle 21 presso Modo Infoshop, in via Mascarella, faranno il punto sul tema “Il racconto breve a fumetti”, partendo dalle stesse problematiche del racconto in narrativa: mezzo estremamente moderno, snobbato da editori e lettori. Il filo rosso continua con Richard McGuire, autore di Qui (Rizzoli Lizard), uno dei libri più interessanti del 2014. Anche per lui due appuntamenti: la lectio “Qui e oltre” (Sala Borsa, 21 novembre, ore 11), in dialogo con Franco Minganti, e l’incontro-proiezione presso il cinema Lumiere “Points of view: Richard McGuire”, dove l’autore dialogherà con Andrea Mratignoni.

Facendo un passo indietro, il 19 novembre alle 18, presso librerieCoop. Ambasciatori, Vanna Vinci presenta No future (Bao publishing), ultimo volume in ordine di tempo a offrire al lettore le opinioni ghiacciate de La bambina filosofica. Parlare di Vanna Vinci, nome di spicco nel panorama fumettistico internazionale, è pressoché inutile proprio per la sua fama. Idem per il suo personaggio “filosofico”, che imperterrito continua a frugare nei resti della nostra vita, così come ce la presentano e lei non vorrebbe sia, usando la leva corrosiva dell’aforisma e della battuta fulminante, standard da cui si allontana raramente. Il lato meno acidulo di questa autrice, lo si può incontrare nella mostra “On the crazy side of the street”, aperta già dal 28 ottobre, ma che inaugura ufficialmente oggi alle 20 (Take five genuine music club, via Cartolerie 5). La mostra propone i ritratti dei jazzisti ospiti al Bologna Jazz festival 2015. Esatto, proprio quelli che tappezzano i muri di Bologna con il loro iconico bianco e nero.

Se questo è il giorno dell’apertura ufficiale di BilBOlBul, è possibile immaginare quale sia la quantità di appuntamenti che si susseguiranno e si accavalleranno nei giorni a seguire, anche in direzione della didattica, del cinema ecc. Ragion per cui rimandiamo il lettore al sito ufficiale per il programma completo. Qui ci soffermiamo velocemente su alcuni degli eventi più interessanti che caratterizzeranno il Festival dal venerdì alla domenica. Prima di iniziare, c’è da ricordare che BilBOlBul riesce a esistere anche grazie a ottanta (diconsi ottanta) volontari. Nel momento lungo di “economia fragile” in cui ci muoviamo, pare che organizzativamente non esista altra possibilità se non quella di appoggiarsi al volontariato, trasformando questa risorsa in pura forza lavoro. Quindi, massimo rispetto per queste ottanta volontà.

Detto questo, imperdibile è lo sguardo sul lavoro di Renato Calligaro. Pittore, vignettista e illustratore Calligaro ha operato in campo fumettistico negli anni Ottanta, creando in quel periodo alcune opere a fumetti di stampo pittorico. Fra queste Poema barocco, che verrà esposto integralmente nella mostra omonima presso ABC Arte Bologna Cultura (20 novembre, ore 18) a cura di Paola Bristot. “Un laboratorio” lo definisce Varrà. “Per noi ha senso mostrarlo perché va nella direzione della sperimentazione contemporanea: al suo interno fumetto, illustrazione e letteratura vengono centrifugati”.

Nel campo della multimedialità si pone il doppio appuntamento, sempre venerdì ma a partire dalle 21.30, che si svolge presso Atelier Sì. L’illustratrice Mara Cerri, insieme ai Fratelli Mancuso danno vita a una performance tratta da Occhi di vetro, (Else/Orecchio acerbo); a seguire Racconto di piombo e carbone, live reading di Otto Gabos e Trees of mint, che creeranno un tessuto di parole, immagini e suoni ispirate all’ultimo lavoro dell’autore sardo-bolognese, “L’illusione della terraferma” (Rizzoli Lizard). Altra mostra da non perdere è quella di Andrea Bruno, “la cui anima è prettamente cartacea”. Inaugura il 21 novembre alle 22 presso Dynamo-La velostazione di Bologna Cinema Zenit. Perché da non perdere? Perché non è una mostra sull’autore ma sull’omonimo lavoro tripartito di Bruno, uscito con la sua seconda parte per Canicola edizioni da pochissime settimane. Non basta? Allora diciamo che sarà una esposizione in cui non saranno visibili gli originali. Nelle intenzioni di Bruno, dentro gli ambienti della Velostazione si andrà a ricostuire tridimensionalmente il libro, con un lavoro che ne ricrei le atmosfere claustrofobiche e di attesa.

Ricollegandoci alla figura di Luigi Bernardi, questa edizione di BilBOlBul punta molto su alcuni autori che hanno fatto grande Bologna in campo dell’immagine, a tal punto da costituire una sezione, un percorso autonomo per quanto connesso con il resto degli eventi. A Giorgio Morandi guarda il libro di Claudio Bolognini e Fabrizio Fabbri “Non vi è nulla di più astratto del reale” (Corranini), travasato nella mostra Giorgio Morandi. Biografia a fumetti, che inaugura nel foyer Mambo il 19 alle 12 per chiudere il 10 gennaio 2016.

A Bonvi, autore molto noto per i personaggi che ha saputo creare, è invece dedicato Incubi alla bolognese. Le leggende urbane di Bonvi (21 novembre, Auditorium Sala Borsa, ore 16.30), incontro che vede la presenza di Sofia Bonvicini con Andrea Castelli e il semiologo Daniele Barbieri. La plasticità fisica e morale dei personaggi creati da Bonvi, da una parte “gli ha giovato, dall’altra rischia di trasformarsi in una facciata” dice Varrà. Ecco perché questo appuntamento, oltre a tirare la corsa alla mostra dedicata a questo autore che si inaugurerà il 15 dicembre, “vuol essere un modo per andare a scavare, negli strati più nascosti del suo lavoro, della sua estetica”.

In ultimo, Magnus. A questo genio della settima arte è dedicata Magnus e l’altrove, mostra curata da Luca Baldazzi e Michele Masini, promossa da Fondazione del Monte, che inaugura il 21 novembre alle 18.30 offrendo al pubblico 140 tavole originali, spesso inedite, e poi disegni e illustrazioni, schizzi e bozzetti dagli anni Sessanta fino alle prove della maturità. Alla mostra si accompagna il volume curato da Baldazzi “Magnus prima di Magnus” (Alessandro editore) ricco di materiale inedito e di una nutrita serie di saggi. A questo spiegamento di forze, si deve aggiungere “Ho conosciuto Magnus”, il film di Paolo “Fiore” Angelini che verrà proiettato al cinema Lumière il 22 novembre (20.15 e 22.15), in chiusura di BilBOlBul. Film testimonianza, come viene definito, capace di tracciare un nitido profilo dell’artista grazie alle molte voci di chi lo ha conosciuto direttamente.

Chiudiamo con Capriole, mostra piccola ma intensa delle opere di Marina Girardi focalizzate sul racconto della sua infanzia. Inaugura il 21 novembre alle 18 presso Libreria Trame con l’incontro Racconti di infanzia, dove l’autrice insieme a Lorenza Natarella e Cristina Portolano riflettono sulla rappresentazione di questa specifica età della vita conversando con Alessia Napolitano.

18 novembre 2015

 

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